della fame per protestare contro la decisione di un giudice della sezione civile del Tribunale che, a suo giudizio, avrebbe commesso degli errori nella divisione dell'eredità lasciata dai genitori ai figli. Non è la prima volta che l'uomo inscena simili proteste. Con la bandiera Usa tra le mani, ammanettato, e con del nastro adesivo sulla bocca l'uomo rivolge un appello anche al ministro della Giustizia Alfano. "Sono cittadino americano ed ex collaboratore dell'Fbi per la lotta a Cosa Nostra negli Usa - dice - e non potendo disporre della mia parte di eredità , non posso neppure tornare negli Usa, dove qualche tempo fa ho dovuto scontare 74 giorni di carcere perché non posso mantenere mia figlia. Adesso, per evitare la galera negli Stati Uniti, devo pagare una cauzione di 40 mila dollari". "Il padre e la madre di Francesco Giunta - spiega il suo legale, l'avvocato marsalese Leo Genna - lo avevano estromesso dall'eredità , ma poi si è scoperto, come stabilito nel 2006 dal Tribunale civile di Marsala, che quei testamenti erano falsi. E' stata fatta, quindi, una ripartizione dei beni ma, secondo Giunta, molti degli immobili che dovevano essere compresi nell'asse ereditario erano stati venduti".