Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/10/2010 04:10:49

Quante case di riposo abusivo ci sono in provincia? A Marsala intanto gli indagati della "casa - lager" negano tutto

controlli sul territorio. Anche perchè quello delle case di riposo o di cura abusive ed illegali è un fenomeno più diffuso di quello che si pensi: si paga poco, in nero, i servizi sono all'apparenza buoni e quello che avviene all'interno non è mai dato saperlo. Mentre gli abusivi prosperano come funghi, l'unica grande e storica istituzione per anziani presente nel nostro territorio, la Casa di Riposo "Giovanni XXIII", giace in uno stato di coma a causa dei tanti amministratori che si sono succeduti nel tempo creando un debito enorme (e anche su questo la Procura della Repubblica dovrebbe indagare).

L’invito ad intervenire, anche da parte della Provincia, perché vengano assicurati più consoni controlli riguardo alle case di riposo per anziani, è stato avanzato dal Consigliere Giuseppe Angileri, ed è stato prontamente raccolto dal Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, che ha inviato un’apposita nota al Direttore Generale dell’ASP, Fabrizio De Nicola, ed al Prefetto di Trapani, Marilisa Magno.
Nell'operazione contro la casa di riposo abusiva la Guardia di Finanza ha arrestato tre persone con l'accusa di sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di incapace e denunciato altre due per esercizio abusivo della professione sanitaria, violazione delle leggi sanitarie e somministrazione di medicinali scaduti.
Una tristissima vicenda che ha indotto lo stesso Procuratore della Repubblica di Marsala a preannunciare ulteriori accertamenti investigativi e a porre l’accento sulla inderogabile esigenza che tutte le competenti istituzioni, in particolare l’ASP ed i vari Distretti Sanitari, pongano in essere i più estesi e scrupolosi controlli, per porre fine ai gravissimi episodi delle cosiddette case di riposo-lager.
“Le condizioni di assoluto degrado, abbandono e sporcizia in cui vivevano gli anziani ospiti della casa alloggio  di Marsala sono raccapriccianti e sollecitano una riflessione sul fatto che a fronte delle numerose case di cura che operano all'insegna della serietà e della professionalità ve ne sono altre il cui ruolo è meramente legato al business, a disprezzo del dovere di assistenza e del rispetto della dignità umana”.
E' la reazione della segretaria provinciale dello Spi – Cgil di Trapani, Antonella Granello.
“Ciò che accadeva all'interno di quella struttura – ha detto Granello – è di una gravità estrema anche in considerazione del fatto che a gestire la casa alloggio era un assistente capo di polizia coadiuvato da personale sprovvisto di titoli professionali. Alla luce di quanto emerso – ha concluso – esprimiamo soddisfazione per l'importante indagine, auspicando, altresì, che vengano intensificati i controlli nelle strutture che ospitano le fasce deboli della popolazione”.

Sul fronte dell'inchiesta, soltanto una delle tre persone arrestate ha deciso di rispondere alle domande del gip Caterina Greco.
A parlare, alla presenza dei sui legali, gli avvocati Diego Tranchida ed Edoardo Alagna, è stato il 49enne assistente capo di polizia Baldassare Genna. Hanno, invece, preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, la moglie del poliziotto, Vita Maria Rallo, di 45 anni, e il fratello, Giuseppe Genna, di 51. La prima è difesa da Alagna e Tranchida, il secondo dagli avvocati Luigi Pipitone e Gaspare Stabile.
Essendo stati posti agli arresti domiciliari, il giudice Greco, il pubblico ministero Giacomo Brandini e i legali si sono recati nelle abitazioni degli indagati. In contrada Colombaioa Lasagna quella della coppia Genna-Rallo e in contrada Conca quella di Giuseppe Genna. Davanti al gip, Baldassare Genna si è difeso affermando che lui «non aveva alcun ruolo decisionale nella gestione di Villa Royal», ma che vi si recava solo per andare a trovare la moglie. «Del resto, facendo il poliziotto - ha proseguito - non avevo il tempo… spesso, poi, ero impegnato in turni di servizio notturni».
Alcuni ospiti gravemente ammalati e ormai in fin di vita, aveva detto il procuratore Alberto Di Pisa, «di notte venivano abbandonati fino al loro decesso». E uno dei gestori della casa di cura abusiva, che prima di trasferirsi in una villa di contrada Cardilla operava a Dammusello, avrebbe addirittura detto: «… questo, oggi o domani, muore, non curatelo…». Vietando la somministrazione della soluzione fisiologica «perché tanto sta morendo…».
Dopo l'interrogatorio, comunque, i difensori di Baldassare Genna hanno chiesto al gip la revoca degli arresti domiciliari. Per Vita Maria Rallo, invece, i difensori hanno chiesto al pm l'interrogatorio «investigativo». I reati contestati sono sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci. Denunciati a piede libero i figli della coppia Genna-Rallo, C.G., di 22 anni, e D.G., di 19, accusati, assieme alla madre, di esercizio abusivo della professione sanitaria, somministrazione di medicinali guasti e abusivismo edilizio. L'indagine è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura.

"E' un fatto assolutamente vergognoso ed indegno ciò che è stato scoperto dalla Guardia Finanza di Marsala, a cui va un meritato plauso, nella casa di riposo abusiva per anziani di c.da Cardilla. "
A dirlo è l'On.le Giulia Adamo che sconcertata per il grave fatto di cronoca venuto alla luce pochi giorni fa, ossia di poveri anziani ospiti che venivano maltrattati, picchiati e anche abbandonati, nella totale indifferenza ed incuria del personale assistente.
Anche l'avv.Patrizia Montalto, ex Assessore ai Servizi Sociali, si associa alle considerazioni dell'On-le Adamo e insieme auspicano che il Comune di Marsala abbia la lungimiranza ed il coraggio di costituirsi parte civile nell'eventuale prossimo processo.
Ed ancora continua l'On.le Adamo: "Ecco perché, da più parti, si deve tentare ogni carta affinché la nostra Casa di Riposo Giovanni XXIII venga risanata dai gravosi problemi finanziari che stanno mettendo a dura prova la buona volontà del personale che, nonostante le vistose difficoltà, continua a lavorare efficientemente e con grande umanità".
A tal proposito si segnala che a giorni ci sarà un incontro, fortemente voluto dal deputato marsalese, con il nuovo designato Assessore Regionale alla Famiglia per cercare urgentemente una soluzione che possa continuare a garantire il buon funzionamento della struttura.