«Ci troviamo ad operare», aggiunge, «in un contesto complesso, stiamo provvedendo affinché l'Inps in Sicilia sia allo stesso livello del resto d'Italia, ma è normale che le esigenze dei nostri cittadini sono diverse da quelli della Lombardia: l'evasione contributiva e il lavoro nero sono piaghe aggravanti al sostentamento del sistema sociale».
I DATI - «Le ore di cassa integrazione straordinaria», ha spiegato Petrotta fornendo i dati registrati dall'Inps, «sono aumentate del 18%, mentre quella in deroga sono diminuite del 2%: l’aumento medio è dunque del 79%». Dal bilancio sociale emerge che nel 2009 sono state effettuate in Sicilia 9.029 ispezioni che hanno permesso di individuare 7.845 imprese irregolari, delle quali 2.453 in nero. I lavoratori irregolari sono risultati 23.992, dei quali 5.073 totalmente in nero. I contributi evasi accertati ammontano a 73 mln di euro.
CGIL: «ALLARMANTE» - Per la Cgil è allarmante «il quadro che viene tracciato anche dall'Inps sulle condizioni del mercato del lavoro: il triplo della cassa integrazione erogata rispetto all'anno precedente, che aumenterà sempre più visto che la crisi continua a mordere e molte aziende scompariranno; una dimensione del lavoro nero, che purtroppo si allarga sempre di più: oltre all'elusione contributiva, la cui percentuale non è indifferente». A dirlo è il segretario regionale della Cgil Sicilia, Mariella Maggio. «Il bilancio dell'Inps», aggiunge la sindacalista, «nei prossimi anni sicuramente sarà insostenibile perché adesso per ogni pensionato 1,44 lavoratori pagano la pensione, contro una media europea di 1 a 3, con punte di eccellenze di rapporto di 1 a 5. Bisogna quindi mettere in atto urgentemente un'iniziativa ispettiva contro il lavoro nero, l'evasione contributiva e soprattutto fare in modo che le azioni dell'Inps e dell'Assessorato al Lavoro si muovano sinergicamente. Preoccupa molto anche la partita della sicurezza sul lavoro: le aziende in un momento di crisi tendono a investire meno sulla sicurezza».
PENSIONI - «In Sicilia», ha detto ancora Petrotta presentando il bilancio sociale, «per ogni pensionato c'e' l'1,44% di lavoratori che versa i contributi, il che significa pochi contributi versati rispetto alle pensioni erogate, un problema dovuto anche ai giovani che per entrare nel mondo del lavoro spesso accettano di lavorare in nero». Nonostante queste problematiche, però, il direttore regionale Inps ha parlato di «dati del 2009 incoraggianti». Secondo l'Inps Sicilia il futuro dei giovani non sarà «senza pensione»: «Sono fiducioso nella tenuta di un sistema che è in equilibrio», ha detto il direttore generale dell'Inps, Mauro Nori: «In merito ai precari abbiamo anche ampliato le tutele con i nuovi interventi sugli ammortizzatori in deroga e la contribuzione figurativa. Il nostro sistema è il più stabile in assoluto: le riforme che si sono succedute, dagli anni '90 in poi, hanno determinato una stabilizzazione del nostro sistema previdenziale che è tra quelli più flessibili al mondo, avendo una componente per contributi e una componente per fiscalità ».