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22/10/2010 22:31:52

Scuolabus: la replica della Csi alle accuse del sindacato

Allegro, che sulla vicenda dei sei autisti di scuolabus ''sospesi'' contesta sia quanto riportato dagli organi d'informazione, che il comunicato stampa della Cgil Filcams.
Allegro dice la questione è stata posta «in modo errato, perché è vero che è in itinere una procedura disciplinare a carico di sei dipendenti, ma le motivazione dell'adottando provvedimento disciplinare sono ancora da valutare e saranno valutate secondo le procedure previste dal contratto nazionale di lavoro».
Ma in nessun caso, a suo dire, l'azienda ha violato i diritti dei lavoratori. Il presidente della Csi smentisce, inoltre, che i bus fermati venerdì scorso dalla polizia municipale abbiano continuato a circolare. Mezzi con revisione scaduta, però, sarebbero tornati a trasportare alunni. Ieri, però, la Cgil Filcams, con una nota a firma di Vito Gancitano, ha ribadito che sabato mattina i sei autisti (Roberto Ferrera Gandolfo, Giuseppe Licari, Sandro Giacalone, Pasquale Maltese, Paolo Parrinello e Giuseppe Ponticello) «hanno ricevuto, informalmente, la comunicazione di una loro sospensione, dal servizio senza alcuna motivazione e in evidente violazione delle norme e delle procedure previste dall'art. 7 della legge 300/1970». Ciò, per Gancitano, è un ''atto illegittimo e prepotente che non trova alcuna giustificazione, rappresentando un vero e proprio atto di intimidazione».
Nella stessa nota, la Cgil riporta i numeri di targa di quattro bus «non revisionati» (seppur non contravvenzionati) che «hanno continuato a circolare». E su tutto ciò, si promette di interessare la Procura della repubblica. Nunzio Allegro, intanto, assicura che i pullman gran turismo in servizio come scuolabus sono utilizzati conformemente alle disposizioni di legge "in materia". Poi, rilancia annunciando di avere già attivato i suoi legali per "denunciare al Prefetto vari atti e comportamenti, da vari soggetti provenienti, che potrebbero costituire una violazione al Codice Etico sottoscritto da Marsala Schola e promosso dalla Prefettura medesima».