qualche mese, hanno avuto, giovedì pomeriggio, l'ok della Motorizzazione. E ciò, naturalmente, fa tirare un sospiro di sollievo ai vertici di Marsala-Schola, l'ente creato dall'amministrazione Galfano per gestire tutti i servizi erogati dal Comune alle scuole dell'obbligo. E che dal Comune ha ricevuto un parco mezzi già con diversi anni di servizio alle spalle.
«Sono questi, purtroppo, gli scuolabus che abbiamo ereditato dal Comune» lamentava, lo scorso anno, il presidente di Marsala-Schola, Katia Adamo, che adesso esprime soddisfazione per la revisione superata da una dozzina di bus che già da ieri mattina sono tornati a trasportare centinaia di alunni. «Non si può pensare che avremmo consentito di far viaggiare i bambini su mezzi non idonei, senza le necessarie condizioni di sicurezza - dice Katia Adamo, con un tono di voce che lascia traspare un po' di amarezza per le polemiche di questi ultimi giorni - anche per questo, avendo fermato, di nostra iniziativa, i mezzi più vecchi e insicuri, abbiamo inserito, nell'ultimo bando di gara, la clausola che la ditta vincitrice doveva essere in possesso di dieci mezzi…».
I mezzi sanzionati dai vigili urbani erano stati tredici (su un totale di 22), con multe di 155 euro per gli autisti, dipendenti della Csi di Sciacca, che anche quest'anno, in società con la Ciulla Paolo di Paceco, si è aggiudicata l'appalto. Sulla questione si è anche innescata una dura polemica tra la Csi e la Filcams-Cgil, che ha censurato la «sospensione» dal servizio di sei autisti, che a quanto pare si erano rifiutati di mettersi alla guida di mezzi da loro giudicati «non in regola».