A scriverlo su "Italia Oggi" è Piero Laporta, esperto di strategia e intelligence, che riferisce una testimonianza diretta e le conferme dei biografi del Santo di Pietralcina. "La sera del 26 settembre 1968, conclusisi i funerali (Padre Pio era deceduto nella notte del 22 settembre), si formarono vari capannelli. Ciascuno rievocava gli episodi memorabili di cui era stato testimone.
Mio padre ricordò il suo stupore quando, a metà degli Anni '60, durante un colloquio con più persone, giunto il discorso casualmente sul 'bandito Giuliano, Padre Pio aveva irriso la madre di Giuliano: 'una commediante', disse. Non bastandogli, il frate aggiunse che Giuliano era vivo e vegeto negli Usa e al suo posto 'avevano ucciso un poveretto'".
Scrive ancora nella sua rubrica Laporta: Giovanni Siena, autore di numerosi libri su Padre Pio, l'ultimo dei quali edito da Rizzoli pochi mesi fa, 'Il mio amico padre Pio', fu in ancor più stretta dimestichezza col frate di quanto lo fosse mio padre. Siena mi confermò che più volte Padre Pio, in sua presenza, ripeté le medesime cose su Giuliano: non era suo il cadavere ed egli era negli Usa".
Il giallo di Salvatore Giuliano potrebbe comunque avere i giorni contati, visto che la riesumazione della salma avvenuta nel cimitero di Montelepre ed il conseguente esame del Dna svelerà finalmente il dubbio, lasciando poco spazio ad altre interpretazioni.