Marsiglione ha delle aspettative: un posto di lavoro per i suoi due figli, un maschio e una femmina. E quando riceve la proposta di candidare suo figlio al consiglio di quartiere rifiuta, anche per problemi di ‘cautela’ e propone il fidanzato della figlia che ‘non porta’ il suo cognome. ”Le conversazioni nella quali il Marsiglione, dialogando con il fratello e con il figlio, parla di Nino Strano – scrivono i magistrati che non hanno presentato alcuna richiesta nei confronti dell’esponente di Fli – denotano una disponibilitĂ del politico nei confronti di tutta la famiglia Marsiglione e un interesse dello stesso politico che potra’ ricevere in occasione di competizioni elettorali”.
”I Marsiglione? Li conosco – spiega Nino Strano – conobbi il padre che aveva una sezione della Dc vicino al cimitero di Catania, così come ho conosciuto, e me ne vanto, migliaia di persone. Loro mi hanno chiesto favori e dove è stato possibile senza ledere le leggi e prevaricare i diritti degli altri li ho fatti. Sulla candidatura del figlio di Marsiglione al consiglio di quartiere? Ogni volta che ci sono le elezioni per i consigli di quartiere la mia segreteria chiama per sapere se ci sono disponibilita’ per la candidatura”