con la partecipazione di alcuni pezzo grossi del centrodestra della nostra vicenda. Innanzitutto, i pubblici ministeri di Palermo che stanno indagando sul traffico di droga nel nostro territorio hanno chiesto l'arresto di Paolo Messina.
Messina è l'impiegato comunale di Campobello di Mazara organizzatore dei "festini hard" a base di escort e cocaina, secondo le rivelazioni della parmense Perla Genovesi. Quest'ultima è stata arrestata proprio con Messina quest'estate nell'ambito di un'operazione antidroga denominata "Bogotà " e ha deciso di vuotare il sacco, collaborando con gli investigatori.
Messina è stato messo fuori dal carcere grazie ad un pronunciamento del Tribunale della Libertà , ma adesso i pm di Palermo, Marcello Viola e Gery Ferrara, hanno presentato ricorso in Cassazione contro la scarcerazione dell'ex impiegato.
Secondo la magistratura Messina avrebbe portato cocaina in Italia dalla Colombia, Spagna e Olanda. «Sono stati individuati i luoghi di riunione degli associati ed i mezzi da questi impiegati per i loro spostamenti - scrivono i magistrati nel ricorso in Cassazione - accertati i contatti con altri trafficanti e scoperti alcuni dei numerosi traffici illeciti gestiti dall'organizzazione». Per i magistrati c'è anche un non trascurabile pericolo di inquinamento probatorio.
Messina avrebbe provato a discolparsi, ma i magistrati hanno giudicato le sue dichiarazioni «omissive e mendaci», una finta collaborazione «per cercare di tenere fuori dalle conseguenze giudiziarie tutti i suoi complici».
Il ricorso in Cassazione riguarda anche un possibile pericolo di fuga (e reiterazione del reato), d'altra parte ben quattro indagati nella stessa inchiesta restano tuttora ricercati, e questo grazie alle alleanze estere delle quali il clan avrebbe goduto alimentando un ingente traffico di droga.
Nella stessa operazione «Bogotà » è finito in manette anche Vito Faugiana, di Castelvetrano, militante del nuovo Psi.
I FATTI. Perla Genovesi, attivista di Forza Italia e assistente parlamentare di un senatore Pdl della Lombardia, Enrico Pianetta. Perla è in contatto con il campobellese Paolo Messina. La donna ha rapporti anche con Vito Faugiana, di Castelvetrano, militante del Nuovo Psi. Messina commercia droga. Faugiana si occupa di gestire la clientela che acquista la coca.
Perla fa il corriere: trasporta droga dalla Spagna all’Italia e la distribuisce in Sicilia, in Emilia-Romagna, in Lombardia. Alle elezioni regionali del 2005, con Vito Faugiana tenta l’avventura politica, presentando il Nuovo Psi in Emilia e finanziando la campagna elettorale con i soldi del traffico di droga. Dalle urne esce un flop, ma Perla diventa assistente del senatore Pianetta. È in contatto con il deputato Ignazio La Russa e , con Sandro Bondi. Chiama anche villa San Martino, la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi.
Nel 2007 cominciano i guai. Viene fermata a un posto di blocco in compagnia di Faugiana e gli agenti le trovano della cocaina in macchina. Evita l’arresto soltanto perché è incinta. Non lo eviterà però tre anni dopo, quando nel luglio 2010 viene condotta in carcere. A questo punto decide di parlare. E racconta, oltre a quel che sa dei traffici di droga, anche dei festini targati Pdl. Un giro di “banchetti orgiastici” a base di sesso e droga, organizzati da Paolo Messina nelle ville di esponenti del Popolo della libertà nella Sicilia occidentale - anche a Marsala - e in alcuni alberghi di San Vito Lo Capo Ma accenna anche a feste simili che avvengono al Nord.
Dice di aver presentato Nadia Macrì, sua amica, una cubista ventottenne, a Renato Brunetta, parlamentare Pdl che in seguito diventa ministro della Funzione pubblica. Perla riferisce che la ragazza le ha poi raccontato di essersi inserita nel giro grande, quello delle feste di Berlusconi, di aver partecipato a party notturni nelle sue residenze a Roma, a Milano e in Costa Smeralda. “Sono entrata nel giro delle feste del presidente”, le avrebbe confidato la ragazza. I racconti di Nadia sono stati resi ai pm palermitani ai primi di ottobre, confermando le dichiarazioni di Genovese. Ma ha anche aggiunto dettagli sulle feste col premier, particolari che combaciano con quelli di Ruby e, in più, ha aggiunto la presenza della droga leggera a disposizione delle ospiti, per prepararsi alla gran serata.