«MERITATE IL GULAG» - Immediata, sul web, la pioggia di critiche, alcune firmate altre anonime, arrivate sotto forma di commenti al suo post. «Quelli come voi andrebbero internati nei gulag, senza processi, proprio come avete fatto con le vostre vittime, come avete fatto con la Sicilia», scrive Pier, tra i più duri. Dizzy dice invece «siete feccia e da feccia andate trattati. Assassini e piagnoni. Almeno aveste la decenza di assumervi la responsabilità delle vostre schifezze ed espiare le vostre colpe in decoroso silenzio. Buoni solo con una pistola in mano». E poi Massimo, Siete solo piccoli ominidi meschini», aaltri, fino a Giovanni che ricorda «che gente come lei ha distrutto intere famiglie felici... che tristezza... io non capisco in che modo lei abbia il coraggio di lamentarsi di una pena che è si pesantissima ma minima rispetto al dolore che avete creato lei e gli altri mafiosi come voi».
I PARENTI DELLE VITTIME - Ma alle parole di Mandalà hanno replicato anche alcuni parenti di vittime di mafia, precisamente quelli riuniti nell'Associazione familiari delle vittime della strage dei Georgofili. «Nel 41 bis», scrive la presidente Giovanna Maggiani Chelli in una lettera all'ex boss, «non c’è nulla di crudele: è un regime di detenzione speciale severo ma necessario» e «nominare i gulag non va bene». «Da 17 anni la mafia combatte il 41 bis», spiega la lettera, «Lo ha fatto con odio, con cattiveria, con crudeltà inaudita in via dei Georgofili a Firenze il 27 Maggio 1993». Poi la lettera parla direttamente a Mandalà : «Lei che usa l’espressione "crudele" per il 41 bis reiterato si legga gli atti del processo di Firenze per le stragi del 1993: forse, dopo quella lettura, capirete cosa significa la parola crudeltà . Leggete della morte di Caterina , Nadia, Dario, Angela e Fabrizio. Riparliamo di crudeltà dopo che Lei avrà letto e sarà un po' più informato anche sui sopravissuti di via dei Georgofili».