Una morte che suscita particolare commozione tra quanti hanno conosciuto la giovane vittima, paraplegico sin dalla nascita, un ragazzo dolcissimo ed educato, che viveva con passione ogni suo interesse, che lavorava alla Zicaffè - dove era stimato e ben voluto - ed era anche fidanzato. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia: "Tu così piccolo di corporatura ma così grande d'animo, mai sentirti arrabbiato, mai sentirti abbattuto, mai sentirti triste per le difficoltà che questa vita terrena ti ha conservato..." scrive di lui un suo amico su Facebook.
Leo era residente in contrada Colombaio Lasagna assieme ai genitori ed al fratello minore, Davide. Il padre era da pochi mesi in pensione dopo aver prestato servizio per anni, in qualità di agente, presso il Commissariato di polizia di Via Verdi, ed è molto vicino proprio alla parrocchia dell’Addolorata, in quanto collaboratore, assieme a tutti gli altri componenti della “deputazione”, di Don Nicolò Genna, che proprio sabato mattina ha celebrato i funerali. Leo è deceduto a causa di un arresto cardio-circolatorio subentrato ai violenti traumi riportati nello scontro della sua autovettura, una Peugeot 206, appositamente modificata sia nello sterzo che in altre parti perché lui potesse agevolmente guidarla, con una Fiat Punto alla cui guida si trovava il 18enne D.V. Quest’ultima mezzo proveniva da Trapani e si è schiantato contro la Peugeot che, invece, dalla stradina di contrada Dammusello si immetteva sulla Statale. D.V. è studente del Commerciale, anche di lui si dice che sia un bravo ragazzo. Pare che non si sia accorto dell'auto della vittima, perchè era coperta da un'altra auto che si era fermata proprio per farlo immettere sulla Via Trapani. A bordo della stessa auto c’era anche la giovane S.T., che non ha riportato conseguenze fisiche ma che si trova in comprensibile stato di schoc. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale, che hanno rilevato l’incidente, gli operatori del 118 a bordo dell’ambulanza, i carabinieri e gli agenti della Polizia di Stato che hanno provveduto a regolare il traffico, bloccato per circa un’ora. D.V, neo patentato, ha dichiarato di non guidare ad alta velocità e di aver anche suonato più volte durante il passaggio dalla Via Trapani. Il giovane è stato sentito dal magistrato incaricato di seguire il caso, la dottoressa Giulia D’Alessandro, mentre il suo mezzo, che così come la Peugeot ha subito danni ingentissimi, è stato posto sotto sequestro. Per estrarre il corpo di Leo Di Giovanni dalle lamiere contorte dell’auto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. La salma dello sfortunato giovane, che lavorava presso la ditta Zicaffè, è stata restituita ai familiari nella stessa serata di giovedì, mentre gli amici di Leo, appresa la notizia, si sono stretti attorno al fratello, Davide, studente all’Istituto Alberghiero di Erice, e alla famiglia affranta da dolore.