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18/11/2010 09:43:35

Mafia ad Alcamo. Oggi si decide per il rinvio a giudizio di altri indagati

portato alla decapitazione dei vertici di Cosa Nostra ad Alcamo. Proprio ad Accurso si riferisce questa immagine, scattata dalla polizia, che ritrae l'indagata mentre, secondo gli investigatori, recupera un sacco nero dal canale di scolo della strada statale per Alcamo con dentro i soldi di un'estorsione ai danni di un imprenditore. Sono stati già rinviati a giudizio altri otto presunti affiliati al mandamento mafioso di Alcamo, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, incendio,  danneggiamento, detenzione illegale di armi e ricettazione: Filippo Di Maria, Lorenzo Greco, Nicolò Melodia, Antonino Pedone, Stefano Regina, Gaetano Scarpulla, Felice Vallone, Tommaso Vilardi. Saranno processati davanti al Tribunale di Trapani.
Il gup ha invece deciso il non luogo a procedere per Antonino Marino.
Anna Greco ha invece già patteggiato.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato e dai pm della dda Paolo Guido e Carlo Marzella, ha permesso di ricostruire l’assetto del mandamento mafioso di Alcamo, controllato dalla famiglia Melodia, legata al boss latitante Matteo Messina Denaro.
La famiglia Melodia, da anni ai vertici del mandamento, avrebbe avuto come referente, nei dissidi con «famiglie» di altre zone, proprio il capomafia latitante ricercato Messina Denaro.

Intanto lunedì è ripreso il processo davanti al Tribunale dove sono imputati il boss alcamese Diego Melodia, Gaspare Baglio e il consigliere provinciale Pietro Pellerito, tutti in generale rispondono di reati riconducibili al sostegno all'organizzazione mafiosa. Citati dal pm Guido hanno deposto investigatori dei carabinieri che hanno condotto alcune intercettazioni. Confermato da queste deposizioni l'interesse della mafia a controllare il mercato del calcestruzzo nell'alcamese con la Medicementi dell'imprenditore Liborio Pirrone. Baglio, addirittura, ufficialmente un pastore, per un periodo è risultato essere «amministratore» della società.