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18/11/2010 08:26:12

Oggi sit - in a sostegno degli immigrati davanti la Prefettura di Trapani

soprattutto in edilizia, in agricoltura e nei servizi, sottopagati, senza diritti e talvolta in condizione di quasi schiavitu'". Lo denuncia la Cgil Sicilia che oggi, nell'ambito della giornata nazionale di lotta del sindacato per denunciare la condizione in cui vivono i migranti nel Paese, ha organizzato presidi davanti le prefetture di quattro citta': Palermo, Ragusa, Trapani e Messina. A Palermo l'iniziativa e' alle 17. Cgil Sicilia e Camera del lavoro di Palermo hanno chiesto un incontro al Prefetto.

 

Tra le prime richieste del sindacato la proroga del permesso di soggiorno a chi ha perso il lavoro, per consentirgli di trovarne un altro. Ma anche azioni per contrastare lo sfruttamento del lavoro nero con il recepimento della direttiva europea 52 e l'estensione agli immigrati dell'articolo 18 del testo unico che consente l'attuazione di programmi di protezione per chi denuncia di essere stato costretto al lavoro irregolare. ''A livello nazionale - dice Antonio Riolo, della segreteria regionale del sindacato - la Cgil ha indirizzato ai ministri Maroni e Sacconi una lettera aperta per chiedere soluzioni strutturali contro il lavoro nero e per i diritti dei migranti, che la crisi economica ha ulteriormente fatto venire meno''.

''La mancanza di diritti dei migranti - aggiunge Pietro Milazzo, responsabile del dipartimento immigrazione della Cgil Sicilia - apre la strada all'abbassamento dei diritti di tutti i lavoratori, promuovendo specie in epoca di crisi una competizione al ribasso. E' un problema dunque che riguarda l'intera collettivita'''. La Cgil chiede anche un percorso di emersione strutturale per il permesso di soggiorno a chi non ha potuto usufruire dell'ultima sanatoria e un intervento per superare le difficolta' degli sportelli unici per l'immigrazione. All'iniziativa di mobilitazione hanno aderito Arci, Acli, Antigone, Asgi, Cir, Cnca, Emmaus Italia, Libera, Terra del fuoco, Progettl diritti Onlus. A Palermo anche il Movimento 1° marzo e i Laici Comboniani.

TRAPANI. la manifestazione a Trapani vedrà, a partire dalle 10, sindacalisti e cittadini migranti, provenienti da tutto il territorio, manifestare dinnanzi la sede della Prefettura.
Ciò che chiede la Cgil al Governo e alla Prefettura è “lavoro e rispetto dei diritti, lotta al lavoro nero e allo sfruttamento”per migliaia di donne e uomini che, anche nel trapanese, vivono in condizioni di schiavitù.
“I cittadini migranti - ha detto Giacometta Giacalone, della segreteria provinciale della Cgil di Trapani - sono tra i più colpiti dalle conseguenze della crisi economica. Per questo la Cgil – ha proseguito - ha già chiesto ai ministri Maroni e Sacconi di aprire un tavolo di trattativa per contrastare il lavoro nero, per uscire dalla condizione di schiavitù e clandestinità e allungare il permesso di soggiorno per chi, a causa della crisi, ha perso il lavoro”.
Intanto, la Cgil, ha chiesto, per giovedì prossimo, un incontro alla Prefetta di Trapani per illustrare le proposte del sindacato a sostegno dei cittadini immigrati.