Se la precedente iniziativa legislativa prevedeva un robusto dimagrimento del numero di consiglieri e assessori nel passaggio dalle province
ai Liberi consorzi, adesso Ferrara disegna per gli organismi consortili, stando a quanto prevede il nuovo ddl presentato, un meccanismo di elezione di secondo livello, attraverso una seduta comune dei consigli comunali dei centri consorziati. In questo modo, sarà possibile risparmiare un costoso turno elettorale, che finora ha comportato l’impiego di ingenti flussi di danaro pubblico per eleggere gli amministratori di enti che non sempre hanno interpretato adeguatamente le esigenze della popolazione amministrata. Per salvaguardare le prerogative dell’elettorato, Ferrara ha previsto altresì la possibilità di attivare il referendum elettorale di rimozione del presidente del Libero consorzio. Il deputato alcamese del Pd, intervenendo sulla materia elettorale, ha così aggiunto un ulteriore tassello ad un più ampio progetto di ristrutturazione dell’assetto organizzativo del territorio siciliano.