Le fiamme gialle, inoltre, hanno sequestrato il Centro dentistico «Triolo» che opera in una villa a 2 piani di circa 300 mq, in contrada Rakalia. Triolo è accusato di esercizio abusivo dell'attivitĂ odontoiatrica, violazioni della sicurezza sul lavoro e di avere eseguito delle radiografie senza autorizzazione.Dichiara il legale Diego Tranchida: "Il Centro s.a.s. “Centro Dentistico Triolo” di Triolo Diego & C., sito in Marsala, C/da Rakalia, vicino al civico 265, disponeva di un direttore sanitario nella persona del dott. Pocorobba Antonio, con incarico di esecutore di tutte le prestazioni odontoiatriche, anche di natura chirurgica, che venivano
effettuate presso lo stesso Centro di contrada Rakalia. Il Centro si avvaleva, sempre per le prestazioni odontoiatriche, di altri medici specialisti in materie odontoiatriche, nelle persone del dott. Antonino Bruno, addirittura dato come presente nel verbale di constatazione al momento del sopralluogo dei tecnici del Dipartimento di Prevenzione, in data 28/10/2010, alle ore 9,45, e nella persona della dott.ssa Burgio Onofria Ornella, specialista in ortodonzia. Per quanto
riguarda, infine, l’attivitĂ di diretta osservazione della p.g., operata nei giorni 4, 5 e 6 Ottobre 2010, che avrebbe consentito di accertare la frequenza di numerose persone dei locali oggetto di sequestro preventivo, vĂ precisato che dal 6 al 9 ottobre scorsi il Triolo Diego si trovava a Roma presso la fiera odontoiatrica per acquisto attrezzature, nella qualitĂ di rappresentante legale/amministratore del Centro oggetto di sequestro. Pertanto, si deve ammettere che l’afflusso della clientela avveniva indipendentemente dalla presenza del Triolo stesso e comunque con prestazioni altrui”.
A firmare il provvedimento è stato il gip Giuliana Franciosi. Dall'inchiesta, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa , è emerso che ad operare era un odontotecnico, Diego Triolo, che per coprire la sua attivitĂ , secondo l'accusa «illegale», aveva nominato direttore sanitario un medico odontoiatra regolarmente iscritto all'albo.
Ad operare, però, seppur in mancanza del titolo abilitativo, eseguendo «visite del cavo orale, devitalizzazioni ed otturazioni (con utilizzo del trapano), anestesie locali, prescrizioni di farmaci e antinfiammatori», sarebbe stato solo il Triolo, che avrebbe anche eseguito esami radiografici senza alcuna autorizzazione e quindi con «seri rischi - secondo l'accusa - derivanti dall'utilizzo improprio dell'impianto radiologico».
Dopo il sequestro della struttura, il Comune ha subito revocato l'autorizzazione sanitaria rilasciata in precedenza per «mancanza di requisiti». Il centro odontoiatrico «abusivo», era stato realizzato all'interno di una villa di circa 300 metri quadrati su due elevazioni. Al piano terra, un'ampia sala di attesa, due aree operative, servizi igienici per i pazienti e un vano per la sterilizzazione degli strumenti e un ufficio. Al primo piano, invece, un ambulatorio, uno spogliatoio, un ufficio e servizi per il personale. Per la gestione del Centro, inoltre, Diego Triolo aveva costituito, assieme alla moglie (non denunciata), una «societĂ in accomandita semplice».