Lì si sono introdotti, a volto scoperto e armati di due fucili, due rapinatori, che erano attesi da un terzo complice fuori dalle poste a bordo di un’autovettura Fiat Uno, che si sono avvicinati agi impiegati alle casse provando a puntare l’arma contro di loro e a introdurre un sacco di iuta per portare via tutto il denaro ricevuto nella giornata, ignari però che quell’ufficio postale è blindato e che sarebbe stato impossibile per loro andare avanti nel loro intento. Quando gli impiegati si sono, infatti, allontanati proteggendosi dietro il vetro ai due non è rimasto altro da fare che fuggire a bordo della Fiat condotta dal basista non prima però di aver esploso un paio di colpi di fucile in aria probabilmente per l’ira del momento causata dall’impossibilità di effettuare la rapina. Nessun dei presenti alla posta ha riportato delle conseguenze, se non una comprensibile paura ed uno stato d’ansia dovuto a quell’irruzione improvvisa e pericolosa per la quale sono attualmente al lavoro i carabinieri coordinati dal capitano Dario Solito. I militari già da ieri mattina stanno interrogando i testimoni dell’episodio, per risalire nel più breve tempo possibile all’identità dei due malviventi che si sono intrattenuti abbastanza per poter essere in breve identificati. Intanto subito dopo la tentata rapina i tre si sono disfatti della’autovettura, che il giorno prima avevano rubato ad un marsalese residente in contrada SS. Filippo e Giacomo, che aveva sporto regolare denuncia: l’auto è stata abbandonata in contrada Chitarra, tra le campagne marsalesi e il territorio di Salemi, dove è stata data alle fiamme che l’hanno distrutta. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, ma senza poter più far nulla per strapparla al rogo. I carabinieri rimangono al lavoro fiduciosi in una soluzione del caso nel giro di poco tempo.