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14/01/2011 15:59:15

E' guerra Minzolini - Lombardo

Così, dopo le polemiche sulla sanità e sulla collocazione politica del presidente Lombardo (passato, come è noto, dalla maggioranza berlusconiana al Terzo Polo), ecco un'altra «puntata» dell'infuocata querelle che contrappone il governatore al direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Che oggi, in una dichiarazione del presidente della Sicilia viene definito «Minzokiller». Per il governatore, Minzolini, «è un diffamatore di professione, diffama la Sicilia e lo sfido a un confronto. Abbia il coraggio di invitarmi».

LE VERITA', SECONDO LOMBARDO - Le accuse del governatore riguardano una serie di servizi andati in onda nell’ultimo mese e mezzo sul Tg1 a carattere, a suo dire, diffamatorio. «Lo aspetto al varco - ha detto Lombardo - quello che sta facendo è un’indecenza e una vergogna. Il Sud ha bisogno di una informazione corretta per dire come stanno veramente le cose». Lombardo ha sottolineato come nessun quotidiano e nessun telegiornale abbia detto che in Sicilia il Pil è cresciuto dell’1,7% per sei mesi consecutivi. «I fondi Fas non spesi - ha concluso il governatore - sono in mano all’Anas e alle Ferrovie dello Stato che non hanno realizzato quello che dovevano fare».

LA REPLICA DI MINZOLINI - «Non comprendo i motivi del nervosismo del presidente Raffaele Lombardo, che ieri il Tg1 ha intervistato proprio per dargli modo di chiarire alcune questioni messe in luce dai reportage sull’amministrazione siciliana andati in onda sul telegiornale da me diretto». Reagisce così il direttore Minzolini, alle critiche del presidente. «Rispetto, poi, al linguaggio colorito usato nei miei confronti, il presidente Lombardo - conclude Minzolini - dovrebbe sapere che con me le intimidazioni non funzionano».

LA CONTROREPLICA DEL GOVERNATORE - «Non è un fatto personale tra me e il direttore del Tg1 Minzolini. Tutti ormai hanno capito come l'attenzione riservata alla Sicilia non sia dovuta ad esigenze di cronaca. Si tratta di un attacco politico». È la contrreplica del presidente della Regione siciliana. «Nessuna intimidazione - conclude il presidente - è soltanto un contraddittorio per ripristinare le verità sistematicamente violate dal servizio cosiddetto pubblico».