"Provo non poco imbarazzo per l'attuale situazione politica-amministrativa. Non intendo, in questa sede, scendere nello specifico delle scelte operate senza un minimo di condivisione da parte di questa Amministrazione che si è preoccupata solo di trovare intese momentanee ed a volte occasionali ma certamente mai stabili; ciò ha comportato divisioni ed ancor più amarezza in capo a quei soggetti che intendevano lealmente offrire il proprio contributo.
Chi scrive si è sempre spesa in prima persona per portare avanti idee condivise che potessero avere dei positivi risvolti per la città ma spesso senza trovare il sostegno proprio di chi avrebbe dovuto in primis sostenerle. Oggi, più che mai, la mia scelta di chiudere questo capitolo con l'MPA e con la stessa maggioranza, cade in un momento che per alcuni potrebbe essere propizio ed auspicabile ma per la sottoscritta sono altre le cose importanti legate proprio all'essenza del mandato elettorale. L'attuale situazione è destinata immancabilmente ad aggravarsi a danno della governabilità e della politica almeno come dovrebbe essere intesa; la mia coscienza, oggi, mi porta ad assumere questa decisione".
9,00 - La ricreazione è finita. E' questa la battuta che circola negli ambienti del Pdl in provincia di Trapani in questi giorni.
Il partito si è riorganizzato, Cristaldi e D'Alì hanno tenuto botta alla diaspora, hanno fatto quadrato per tenere le posizioni, hanno fatto anche qualche "acquisto". Hanno nominato i coordinatori nelle varie città, e ora sono pronti a ripartire. Nell'agenda politica del Pdl la prima questione da risolvere è quella di Marsala. Al Sindaco Renzo Carini viene infatti additata una libertà eccessiva nei confronti del suo partito, e se questa "anarchia" era tollerata quando tutta la situazione politica era in mutamento, ora che l'assetto politico è definito Cristaldi e D'Alì non vogliono più dare corda al Sindaco di Marsala.
La questione non è nuova. Già prima delle feste, in un incontro con gli amministratori locali, il Sindaco di Mazara del Vallo bacchettò il collega marsalese con parole durissime: "Non puoi fottertene del partito!" gli disse. Da allora le cose non sono migliorate. Anna Bandini si è dimessa da assessore, e Carini ha preferito nominare un tecnico, Vincenzo Savatteri, senza aspettare alcuna indicazione proprio dal Pdl a cui quel posto di assessore spettava.
E' per questo che la ricreazione è finita, come dicono gli alleati di Carini. Ora i nodi devono venire al pettine. Il Pdl ha un triumvirato che guida il partito a Marsala: Ornella Adamo, direttrice del Giardino di Infanzia, Salvatore Daidone, contrattista al Comune di Marsala, Giovanni Di Girolamo, in quota Nuovo Psi. I tre sono già all'opera per incontrare i consiglieri e per incontrare poi Carini chiedendo un rimpasto che dia al Pdl deleghe importanti. Carini subirà un diktat: o accetta i "consigli" del Pdl o non verrà ricandidato Sindaco.
Ma i problemi per Carini non verranno solo da là. In agitazione c'è anche il gruppo di consiglieri che fanno capo a Stefano Pellegrino. Dovrebbero andare nel Pid, ma ci sono delle resistenze. Stefano Pellegrino sta studiando allora la mossa a sorpresa. Approdare, anzichè al Pid, dove con il gruppo di Ferrantelli sembra che non ci sia dialogo, in Futuro e Libertà, la nuova formazione di Gianfranco Fini. Lì gli spazi ci sono, anche perchè a Marsala gli ex finiani sono rimasti nel Pdl. Con il gruppo di Stefano Pellegrino e del vicesindaco Milazzo entrerebbe anche Massimo Grillo, anche lui tagliato fuori dall'Udc ad un passo dal rientro.
Anche loro potrebbero tentare di alzare il prezzo, e chiedere addirittura un abiura a Carini rispetto al programma del Pdl....
In questo quadro, Giulia Adamo sta a guardare e gongola. La sua candidatura a Marsala non sicura come lei stessa dice. Se si va a votare - come pare probabile - per le elezioni politiche, Giulia Adamo troverebbe un posto sicuro al Senato o alla Camera in quota Udc, e l'ipotesi di una candidatura a Sindaco a Marsala verrebbe rimandata. Ma in questo quadro, più aumentano le tensioni nel centrodestra, più è inerme il centrosinistra, più il suo terzo polo acquista forza...