Suona più o meno così la «strigliata» che arriva dall'Unione europea: la Sicilia dovrà spendere 1,615 miliardi prima della fine dell'anno per evitare il disimpegno dei fondi. La programmazione, però, intanto va a rilento e l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, avverte: «Abbiamo bisogno di dirigenti in grado di governare i processi di gestione, ne ho già parlato con il governatore Raffaele Lombardo, entro dieci giorni completeremo il piano delle nomine, molti dirigenti infatti sono ad interim».
I PROGETTI - I dipartimenti programmazione, formazione professionale e pesca della Regione stanno elaborando i piani da realizzare con i fondi comunitari, mentre il dipartimento interventi infrastrutturali per l’agricoltura ha attivato quasi tutte le misure e pubblicato i relativi bandi. Oltre 1 miliardo di euro e l’impegno previsto per il fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), 335 mln per il fondo sociale europeo (Fse), 180 mln quello del programma di sviluppo rurale (Psr). Per il fondo europeo della pesca (Fep), invece, il piano finanziario è ancora in fase di valutazione e non è ancora disponibile il totale delle risorse da impegnare. A fine 2010, l’autorità di certificazione della Regione ha rendicontato una spesa di 967,905 milioni: 500,8 milioni per interventi realizzati con risorse del Fesr, 77,8 milioni a valere sul Fse e 389,170 milioni per il programma di sviluppo rurale. Per la pesca la spesa certificata non è disponibile, anche se dal dipartimento regionale della pesca fanno sapere che «la valutazione è stata positiva, è stato raggiunto il tetto previsto dall’Ue ed evitato il disimpegno delle risorse». L’intero programma 2007-2013 per la Sicilia sconta un ritardo di due anni; in totale sono state assegnati 10,975 miliardi: 6,539 al Fesr, 2,099 per il Fse, 2,185 per il Psr e 151 mln per il Fep.