Lo ha dichiarato ieri intervendo al Volatore di Rmc 101: “Ma quale candidatura, io sono un pensionato. Se posso dare una mano, la do. Ma non mi candido a Sindaco di Marsala”. L’assemblea del Pdl di domenica, comunque, ha messo in fibrillazione la politica marsalese. Il Pdl, infatti, è sempre più distante da Carini. Lo stesso Pietro Pizzo cerca di fare il pompiere: “Io l’ho invitato il Sindaco, ma mi ha detto che aveva altri impegni”. Il fatto è che Cristaldi e D’Alì con Carini non si scrivono più. Rosanna Genna, che con Nino Alagna rappresenta in consiglio il Pdl attacca Carini su tutti i fronti, accusandolo di voler portare il Comune verso il dissesto finanziario. Il Sindaco aspetta un segnale da Miccichè per aderire a Forza del Sud. Anche se una chiamata del Ministro della Giustizia Alfano potrebbe farlo ricredere.
Sono queste le circostanze che hanno caratterizzato la vigilia della sessione del consiglio comunale che comincia oggi e che continuerà il 17, 22 e 24 febbraio.
Tutte le sedute avranno inizio alle ore 17,00.
Il Sindaco Carini arriva a questo consiglio comunale senza vicesindaco, e la cosa terrà sicuramente banco.
Per la successione alla poltrona di Michele Milazzo il più accreditato e l’unico assessore che ha resistito alle tempeste di questi ultimi mesi, e cioè il grilliano Pino Milazzo. Non ci sarà bisogno neanche di cambiare la targhetta…
Il problema è che i consiglieri del Pid non vogliono cedere a Massimo Grillo (alla cui corrente Milazzo appartiene) la vicesindacatura. E ancora una volta sarà battaglia.
Defilata la posizione di Stefano Pellegrino. Ha rispolverato “Noi Marsalesi”, ma può contare solo su un consigliere, Michele La Vela. Gli altri lo hanno tutti abbandonato. Su tutti, Erino Monteleone, passato al Pid. Monteleone è stato l’artefice delle dimissioni di Milazzo. Lo ha accusato apertamente di non voler seguire le indicazioni del gruppo di consiglieri che lo aveva indicato come vicesindaco. Milazzo ha gettato la spugna: “Io rispondo solo alla città, non ai consiglieri” ha detto, prima di abbandonare la giunta.
Stefano Pellegrino per rilanciarsi tenta la carta Mpa. A giorni l’annuncio, anche se i rapporti strettissimi tra Pellegrino e D’Alì potrebbero portare ad un ingresso nel Pdl del penalista marsalese. Anche perché, aderendo al terzo polo, Pellegrino ritroverebbe Giulia Adamo (Udc) e Massimo Grillo (Fli). E non muore dalla voglia….
Il Sindaco Carini, dal canto suo,aspetta che i partiti della sua maggioranza decidano per la verifica politica, in modo da azzerare tutto e ricominciare. Per la quarta volta in tre anni, un record. Altri, più maligni, pensano che si andrà verso una clamorosa mozione di sfiducia – della quale la mozione di censura approvata un mese fa è stata solo l’anticipo – ma è difficile da crederci: per quanto disistimino il Sindaco, sono davvero pochi i consiglieri che rinuncerebbero alla loro indennità per fare cadere l’Amministrazione Comunale, e con essa il Consiglio.
Nel frattempo Carini incassa la sfiducia del suo ultimo assessore arrivato, Vincenzo Savatteri. Commentando in aula nel corso dell’ultima seduta i contributi a pioggia elargiti da Carini ad enti ed associazioni Savatteri stesso ha ammesso che si è trattato di un comportamento strano, dal quale ha voluto prendere tutte le distanze.