Sono stati ascoltati i primi testi, alcuni poliziotti che, nel 2009, indagarono sull'incendio di un'autovettura di un tale, Giuseppe Di Fazio, che riferì loro dei contrasti proprio con Mannina: "Mi ero rivolto a lui perchè avevo problemi di salute - raccontò l'uomo ai poliziotti - e per guarire mi costrinse per anni a consegnargli somme di denaro o fargli regali". Secondo i poliziotti, dopo l'interruzione del rapporto tra il "mago" e il cliente, cominiciarono le minacce ed infine l'incendio dell'auto "anche se le cause dell'incendio - hanno chiarito gli investigatori - non sono state mai accertate".
Giacomo Mannina, 50 anni, meccanico con la passione della magia, era stato arrestato dalla polizia di Trapani con le accuse di estorsione, tentata estorsione e violenza sessuale.
Secondo gli inquirenti, Mannina avrebbe richiesto, in cambio delle proprie prestazioni, ingenti compensi in denaro, favori, lavori gratuiti e in alcuni casi anche prestazioni sessuali. Di mestiere fa il meccanico, ha una officina nella zona di via Cesarò, nei pressi della via convento San Francesco di Paola, ma passava anche per «mago». Il mago - meccanico è stato denunciato da un cliente, che era stato convinto che una entità malefica lo perseguitava a cui il mago aveva dato un nome «u Cristianu». Il mago fasullo quando ha visto che la sua vittima lo stava abbandonando, ha cominciato a perseguitarlo e minacciarlo.
Prima dell'arresto, le intercettazioni video ed ambientali fatte dalla Mobile hanno cominciato le prestazioni di Mannina, che chiedeva in cambio l'acquisto di un frigorifero, ad esempio, o la esecuzione di lavori domestici o in giardino, o anche una bottiglia di vino. I consulti avvenivano nel retrobottega dell'officina.