Trapani Shark: una vittoria netta ed inequivocabile sul Sassari (88 a 68), chiude il giro di boa. La classifica avulsa, con un arrivo a 3, premia gli Squali che nell’abbinamento per la Coppa Italia, al primo turno, saranno opposti al Trieste.
L’equilibrio con Sassari è durato fino all’intervallo, poi nel terzo quarto, con una difesa aggressiva ed asfissiante, la svolta. Un parziale di 21 a 7 ha schiantato le ultime difese dei sardi e nell’ultimo periodo si è assistito ad una passerella finale per ricevere il plauso di un PalaIlio, come al solito, gremitissimo in ogni ordine di posti.
Forse, da un punto di vista tecnico e spettacolare, il match può essere non piaciuto agli esteti del gioco, ma sicuramente Repesa sarà rimasto soddisfatto, non solo per la pronta reazione dopo la sconfitta con Venezia, quanto per il gioco espresso in alcuni tratti.
Stavolta si è giocato “di squadra”, considerato che dopo il terzo quarto e con 61 punti messi a segno, nessun giocatore raggiungeva la doppia cifra. L’unico attore fuori copione recitante a soggetto, era Notae, rimbrottato a più riprese dal Coach e collocato un paio di volte in panchina a meditare. Troppe le forzature ed iniziative personali nel ruolo di playmaker che non erano affatto piaciute.
Inizialmente latitava la circolazione di palla, lenta e macchinosa e, di conseguenza, il pieno coinvolgimento di tutto il roster. Il fatto consentiva al Sassari di rimanere in scia fino alla fine del primo parziale. Nel terzo periodo la musica cambiava: con Robinson, stabilmente sul parquet, aumentavano i giri del motore e la difesa granata non lasciava più passare uno spillo nel pitturato. Agli avversari non restava che tentare il tiro dalla distanza, ma ormai la santabarbara si era inumidita ed i colpi sferrati non raggiungevano nemmeno il ferro. Coach Markovic, con una inerzia della partita saldamente in mano ai padroni di casa, si giocava l’ultimo atout, quello di rotare tutto il roster. Anche questo asso non produceva effetti sperati. Il solco scavato rimaneva integro nei 20 punti di distacco confermati dall’esito finale. Da rilevare che nessun giocatore ha messo a segno punteggi altisonanti. Quindi, da segnalare i 5 rimbalzi ed i 7 assist fatti registrare da Robinson ed il percorso netto al tiro da parte di un ritrovato Gentile, impiegato per lunghi periodi da Jasmin Repesa, condito da 4 rimbalzi e 3 assist. Buono Pleiss, il quale ha dato visibilità alla sua prestazione con un tiro quasi perfetto (4 su 5) e un discreto bottino a rimbalzo.
In ascesa, rispetto a Venezia, Petrucelli, presente nelle carambole (ben 5 catturate) ed asfissiante nella marcatura. Ottimo Yeboah al tiro, soprattutto nelle due bombe che hanno dato ossigeno puro alla squadra. Capita l’antifona riservata a Notae, anche Galloway ha dovuto mettere la sordina alla sua bocca da fuoco che in 22 minuti, non è andata nemmeno in doppia cifra. Gli ultimi minuti si sono giocati in assoluta souplesse con Repesa impegnato sulla tastiera del computer a distribuire minutaggi per tutti: tra il primo Alibegovic (23 ) e gli ultimi (17) appena una discrepanza di 6 minuti. Un alchimista non avrebbe potuto far meglio e quindi “tutti insieme appassionatamente” a godersi i salamelecchi riservati ai vincitori.
Chiuso il capitolo agonistico, i fari si sono poi puntati sulle notizie di mercato. Era dato quasi per scontato l’arrivo di un forte prospetto italiano, sponda FC Barcelona Basket, di Dame Sarr, atleta di 18 anni, 1.98, guardia. Sembrava tutto fatto, poi la smentita che ha gelato gli entusiasmi del Patron Antonini convinto che l’affare fosse ormai andato in porto. Di conseguenza, gli strali si sono indirizzati verso un Procuratore (quello di Sarr N.d.R.) che, “si è fatto una risata a leggere il mio tweet; che la mia reazione è sconcertante e che lui aveva valutato solamente la nostra proposta”. Dopo aver contestato Arbitri, Federazione e Giornalisti “…ignoranti come capre”, palese il tentativo di fare terra bruciata intorno ai Procuratori.
A differenza dei Giornalisti, le cui “ignoranze” derivano, nel caso del Sorcio Verde e di questa testata, dalla scarsa propensione al completo addomesticamento-, ritengo che Antonini si sia imbattuto, suo malgrado, in un Procuratore colto e macchiatosi di una colpa, quella di lesa maestà, che solo pochi anni addietro, con il codice Rocco anni 30, sarebbe stata severamente punita. Evidentemente il ridanciano Procuratore ha fatto sua una citazione di Michail BaKunin: “Una risata vi seppellirà”. A titolo di esemplificazione, credo volesse dare un taglio netto alla querelle. senza entrare in aperta polemica con un soggetto velleitario che si picca di rappresentare l’antisistema. Un sistema che, nonostante tutto, con regole scritte ed ampiamente collaudate, si sforza di garantire la regolarità dei campionati. Non è un caso che a contendersi lo scudetto negli ultimi 5 anni, in finale, siano sempre le stesse e più forti, Milano e Bologna. Dopo le Fate ignoranti e prima o poi arriverà anche il loro turno, quale sarà il prossimo bersaglio?
Il Sorcio Verde