La prima scoperta è avvenuta con il rinvenimento, nella mattinata di domenica 20 febbraio, presso Contrada Santa Maria, di fronte l'azienda "Giacalone Group", di una cava abbandonata prospiciente la strada, recintata, trasformata in discarica abusiva di copertoni di qualsiasi misura e tipo, in quantità industriale.
Sempre nella stessa mattinata, la squadra di volontari ha scoperto in Contrada Zano, e precisamente sotto il ponte che congiunge la «pista piaggio» alla strada interna che da Contrada Zano porta a Campobello di Mazara, un'altra discarica, questa volta ancora più pericolosa visto l'accatastamento in loco di un'ingente quantità di coperture in eternit, oltre a tanti altri rifiuti di qualsiasi natura. L'ultima segnalazione dell'Associazione Giva ha riguardato invece un tombino scoperto nei pressi della via Mazzarino