dell'ospedale di Alcamo, presso cui lavora come infermiere. Il referto "taroccato" serviva - secondo l'accusa - a camuffare in incidente stradale un incidente sul lavoro. A rendere più imbarazzante la situazione di Pellerito era il fatto che l'imprenditore al quale era stata fatta questa "cortesia" era Liborio Pirrone, finito in manette per associazione mafiosa. Ma sono stati gli stessi pubblici ministeri, nella loro requisitoria della settimana scorsa, a chiedere che cadesse l'aggravante mafiosa per Pellerito. E' stato chiesta per lui "solo" una pena di 4 anni per falso.La revoca dell'aggravante, ha spiegato il pm, è dovuta al fatto che Liborio Pirrone chiamato a testimoniare si è avvalso della facoltà di non rispondere: nelle dichiarazioni rese in istruttoria Liborio Pirrone invece avrebbe detto che Pellerito era a conoscenza del suo «rango mafioso».
Da notare che il medico che con Pellerito firmò il referto, Angelo Calandra, è stato condannato già nella fase preliminare, mentre Pellerito ha scelto di affrontare il processo.
La parola dunque oggi passa all'avvocato Baldassare Lauria - fino a poco tempo assessore alla legalità della provincia di Trapani - che sosterrà che il suo assistito si è solo limitato a mettere in contatto Pirrone e Calandra. Pellerito ha negato di aver mai in qualche modo partecipato alla soppressione del referto.
In un' altra indagine per mafia la Procura ha chiesto l'archiviazione della posizione di Pellerito.