Ha parlato infatti una delle sue vittime, che poi lo ha denunciato per estorsione, Gaspare Di Fazio. Nella sua lunga testimonianza l'uomo ha raccontato come è entrato in contatto con Mannina: "Faccio l'autotrasportatore. Anni fa accusai dei dolori reumatici, e dei conoscenti mi mandarono da lui. Mi dissero che aveva le mani calde, che poteva darmi un po' di sollievo". In realtà Mannina spiega a Di Fazio che lui è vittima di una fattura: "Colleghi, amici, parenti, gente invidiosa che mi voleva male. Solo lui poteva difendermi". Però ci volevano regali e soldi: "All'inizio cosa da mangiare, pesce fresco, perchè lui aveva uno spirito dentro, che chiamava "U Cristianu" e che doveva nutrire. Così mi diceva". Poi, soldi: "150 euro al mese". La famiglia tenta di allontanare Di Fazio dal mago che gli sta facendo dilapidare un matrimonio, ma lui litiga con tutti: "Credevo fosse un santo". Un rapporto durato quattro anni. Poi a poco a poco Di Fazio comincia a capire che qualcosa non va. Capisce di essere stato raggirato. Tenta di allontanare il mago, ma qui cominicano le minacce, fino all'incendio della sua auto....
Giacomo Mannina, 50 anni, meccanico con la passione della magia, era stato arrestato dalla polizia di Trapani con le accuse di estorsione, tentata estorsione e violenza sessuale.
Secondo gli inquirenti, Mannina avrebbe richiesto, in cambio delle proprie prestazioni, ingenti compensi in denaro, favori, lavori gratuiti e in alcuni casi anche prestazioni sessuali. Di mestiere fa il meccanico, ha una officina nella zona di via Cesarò, nei pressi della via convento San Francesco di Paola, ma passava anche per «mago». Il mago - meccanico è stato denunciato da un cliente, che era stato convinto che una entità malefica lo perseguitava a cui il mago aveva dato un nome «u Cristianu». Il mago fasullo quando ha visto che la sua vittima lo stava abbandonando, ha cominciato a perseguitarlo e minacciarlo.
Prima dell'arresto, le intercettazioni video ed ambientali fatte dalla Mobile hanno ripreso le prestazioni di Mannina, che chiedeva in cambio l'acquisto di un frigorifero, ad esempio, o la esecuzione di lavori domestici o in giardino, o anche una bottiglia di vino. I consulti avvenivano nel retrobottega dell'officina.