A Birgi, davanti all'entrata principale, era già in corso un'altra protesta, di esercenti e di lavoratori dell'aeroporto civile dello scalo. In un documento, il Coordinamento per pace ha espresso "solidarietà al popolo libico in lotta per la libertà, condannando fermamente l'operazione militare Onu. Con la guerra degli Stati -prosegue il testo- non si conquista la libertà, non si vincono le rivoluzioni e non si costruisce la pace. Trapani viene direttamente coinvolta con la base militare di Birgi e tutta la Sicilia rischia di diventare un'immensa portaerei per fare la guerra".
Quello di oggi, dice il coordinatore del Giovani Comunisti di Trapani, Francesco Bellina, "è il primo appuntamento del movimento pacifista per costruire una mobilitazione generale contro l'invasione in Libia. Non esistono guerre giuste e siamo convinti che tra le bombe e l'indifferenza ci sia una terza via, quella diplomatica, come prevedono gli articoli 40 e 41 dello Statuto dell'Onu".40 -
19,14 - “Lo Stato deve restituire ai trapanesi ed ai turisti la provincia di Trapani”. Lo afferma il presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale Giuseppe Maurici, augurandosi che il Governo riesca a conciliare il rispetto della Risoluzione Onu con le esigenze di un territorio che fonda sull’industria del turismo buona parte della propria economia.
18,58 - Durante il consiglio comunale in corso a Marsala il consigliere Manlio Mauro ha riferito di aver parlato con la senatrice Maria Pia Castiglione, che lo ha rassicurato che - su impegno diretto del Presidente del Consiglio - martedì o mercoledì l'aeroporto sarà riaperto per il 30% e tutto tornerà alla normalità entro i 10 giorni successivi.
18,47 - E' allarme per un barcone con circa 330 eritrei, tra cui donne e bambini, che sarebbe partito due giorni fa dal porto di Tripoli diretto verso Lampedusa e di cui non si hanno più notizie da ieri. Si tratterebbe della prima imbarcazione di profughi proveniente dalla Libia, dopo la scoppio della guerra civile.
A lanciare l'Sos è stata un'immigrata che si trova a bordo della "carretta", che ha telefonato con un satellitare alla sorella residente ad Agrigento.
La donna ha avvisato l'Alto commissariato Onu per i rifugiati che ha girato la segnalazione alla centrale operativa della Guardia Costiera che non è però riuscita a contattare fino ad ora il numero di telefono fornito dalla donna. Le ricerche del barcone sono in corso; la segnalazione è stata estesa a tutte le navi che incrociano nel Canale di Sicilia.
18,12 - Si terrà domani, 25 Marzo 2011, con inizio alle ore 11,00 presso la Baia dei Mulini Lungo mare Dante Alighieri-Erice una conferenza stampa ,alla presenza dei deputati provinciali del “Nuovo Polo”, sulla chiusura dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani - Birgi.
17,38 - Il presidente dell’Airgest, Salvatore Ombra ha espresso “moderata soddisfazione” per l’esito della riunione svoltasi a Roma, presso la sede dell’Enac, presenti il Presidente dell’Ente, Vito Riggio e il direttore generale, Alessio Quaranta. “La disponibilità mostrata dai vertici Enac che ha condiviso con noi la preoccupazione per le penalizzazioni subite dall’aeroporto, e la decisione di attivare un coordinamento operativo per valutare ogni possibilità di riapertura sono un buon segnale – afferma Ombra –. Auspico che il comitato di coordinamento di cui faranno parte Enac Enav e Aeronautica militare esprima le sue valutazioni in tempi brevi e soprattutto ci coinvolga nella ricerca di soluzioni praticabili”.
“Riscontro come nota assolutamente positiva – conclude Ombra – la notizia, riferitaci dai vertici Enac, che l’istruttoria per la gestione totale dello scalo sarà all’esame del CdA il prossimo 20 aprile. È uno spiraglio che si apre sul futuro dell’aeroporto e dei suoi lavoratori dopo le tante ombre del presente determinate dalla crisi libica”.
16,39 - ''Sulla emergenza umanitaria del nord Africa, come sulla missione in Libia, il governo e' contro la Sicilia. Lo dimostra la bocciatura ieri in Senato della nostra proposta di riaprire in tempi rapidi l'aeroporto civile di Birgi, spostando su Sigonella tutte le operazioni militari. Si tratta di una decisione immotivata del governo che si trincera dietro non meglio precisate scelte tecniche''. Lo ha dichiarato il senatore Gianpiero D'Alia, presidente del gruppo Udc.
15,44 - "Esterrefatta. Non esiste un altro aggettivo che qualifichi il mio stato d’animo di fronte alle notizie che arrivano dall’Aula del Senato" dichiara Giulia Adamo, capogruppo UDC all’Ars. "In un momento in cui le conseguenze della crisi libica minacciano pesantemente l’economia della Sicilia occidentale, il Nuovo Polo propone una risoluzione che sposti le attività aeree da Birgi a Sigonella, ma questa viene impietosamente bocciata dal governo. Non dovrebbe essere difficile da comprendere, neanche da parte di un governo sordo alle esigenze del sud, come quello che ci ritroviamo. Spostare il centro dell’azione a Sigonella, base esclusivamente militare, permetterebbe di riaprire lo scalo civile di Birgi, attraverso cui transitano due milioni di passeggeri l’anno e i cui 130 dipendenti rischiano il licenziamento.
Spieghi ai suoi concittadini il senatore D’Alì, che della maggioranza di governo fa parte, come si possa giocare con la vita e l’economia di un intero territorio, quando la soluzione è così immediata. E, già che c’è, ci dica se in Aula ha avuto il coraggio di votare contro la linea della sua maggioranza. Annuncio che chiederò all’intera deputazione nazionale e regionale del Nuovo Polo di firmare con me una lettera al Presidente della Repubblica, capo delle forze armate, per chiedergli di intervenire per risolvere la questione" conclude la parlamentare trapanese.
15,34 - L’aeroporto di Trapani Birgi, chiuso nella notte tra Domenica e Lunedì per consentire la massima libertà ai piloti impegnati nelle operazioni militari in Libia, resta inattivo fino a Lunedì 28 Marzo 2011, nonostante il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo abbia lanciato il suo appello per la riapertura dello scalo siciliano. Infatti, la prolungata chiusura dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani potrebbe compromettere seriamente la delicata economia della porzione occidentale della Sicilia, che si basa sul turismo.
Nel frattempo, i voli dello scalo trapanese sono stati dirottati all’aeroporto “Falcone Borsellino” di Punta Raisi, a Palermo e fino alla giornata di Lunedì 28 Marzo, il collegamento tra i due scali siciliani sarà garantito dal servizio autobus Terravision. Il servizio di trasporto che prevede quattro corse quotidiane sarà a pagamento. A comunicare la notizia è l’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani. Oggi, allo scalo di Palermo sono previsti dieci voli nazionali e sei internazionali gestiti per lo più dalla compagnia irlandese low cost Ryanair, sui quali sono prenotati ben 2.318 passeggeri.
Intanto, il consiglio di amministrazione dell’Enac ha auspicato la riapertura al traffico aereo civile “compatibilmente con le esigenze della difesa aerea”, dato che attualmente lo scalo è utilizzato per le operazioni di guerra in Libia.
15,18 - ''Lampedusa e' al collasso, e' una bomba sociale pronta ad esplodere''. Lo dice l'assessore regionale all'Ambiente Gianmaria Sparma che ha insediato, questa mattina nell'isola, gli uffici del governo della Regione siciliana nella sede del distaccamento del corpo Forestale e dell'Azienda Foreste.''Dalla prime verifiche che abbiamo gia' effettuato - ha detto Sparma - la situazione di Lampedusa e' esplosiva, sia dal punto igienico sanitario, sia assistenziale. Sono elevati anche i rischi per l'ordine pubblico, perche', nei fatti ormai, siamo in presenza di un incontrollato campo profughi''.
10,03 - Salvatore Ombra, presidente dell’Airgest che gestisce l’aeroporto civile, dichiara a La Stampa: «Perdiamo 70 mila euro al giorno, tra mancati introiti e spese. Ho 150 dipendenti, tra fissi e interinali, e ora li stiamo mettendo tutti in ferie e cassa integrazione. Considerando l’indotto, che significa taxi, autonoleggi, alberghi, ristoranti, attività turistiche, un aeroporto così vale 200 milioni di euro all’anno. Eravamo un esempio di efficienza, siamo diventati un deserto».
Ombra non discute i motivi della missione, ma chiede la riapertura immediata: «Che problemidi sicurezza ci possono essere? Vi pare che Gheddafi lanci un missile qui?».
8,44 - Primo importante risultato verso la riapertura dell'Aeroporto civile Trapani Birgi registratosi durante il dibattito svoltosi in Senato sulle risoluzioni in riferimento alla crisi libica. Su precisa richiesta del Sen. Antonio d'Alì, durante la replica fornita all'Aula, il Ministro Franco Frattini si è infatti impegnato personalmente per assicurare la riapertura dello scalo trapanese nei tempi tecnici necessari per organizzare al meglio le operazioni di logistica.
"Per questo motivo e per seguire da vicino tali sviluppi – afferma d’Alì – mi recherò personalmente in missione parlamentare regolarmente autorizzata alla base militare di Birgi 37 stormo, accompagnato nella visita dal Presidente della Provincia di Trapani On. Girolamo Turano".
“L'obiettivo, più vicino dopo il dibattito di oggi e l'impegno diretto del Ministro Frattini, – continua d’Alì – è quello di restituire a Trapani ed alla sua comunità l'utilizzo dell'Aeroporto civile il prima possibile, che per quanto mi riguarda dovrebbe essere entro pochi giorni”.
8,30 - Sinistra Ecologia e Libertà oggi chiede "l’immediata riapertura ai voli civili dell’aeroporto di Birgi, e chiede anche che i danni economici che sta subendo questo territorio vengano risarciti dallo stato. Insistiamo nel credere che sia il tempo del cessate il fuoco per consentire a forze di interposizione, sotto chiaro mandato dell’ONU, e di Paesi che non abbiano partecipato all'attacco di questi giorni e che non abbiano interessi economici diretti nell'area, di garantire la transizione alla democrazia e la protezione dei civili". E' per questo che Sinistra Ecologia e Libertà propone ai cittadini e a tutte le organizzazioni democratiche del territorio di costruire, insieme, un Forum per la Pace, il Lavoro e lo Sviluppo, condizioni indispensabili e mai negoziabili.
8,20 - L’intensa attività operativa di aerei militari che decollano dalla base di Trapani Birgi rischia di trasferire una immagine mediatica di una città in stato di “guerra” con una grave ricaduta sull’immagine e sull’economia di un territorio che ha puntato tutto sul turismo. Per tale ragione a partire dalle ore 10:00 di oggi , presso la sede di Palazzo Riccio di Morana,sede della Provincia Regionale di Trapani, sarà istituito un tavolo tecnico permanente a cui potranno fare riferimento tutti gli operatori turistici al momento in difficoltà a causa dell'improvvisa chiusura dell'aeroporto Vincenzo Florio.
Il tavolo permanente sarà coordinato dal settore turismo dell'ente Provincia, e servirà a far veicolare un unico mesaggio, cioè quello che "a Trapani non c'è nessuna guerra " , e che le strutture ricettive sono sempre pronte ad accogliere tutti i turisti che sceglieranno la nostra provincia. "L'Amministrazione Provinciale sta cercando con tutte le sue forze per far s che questa sia un'emergenza sol di pochi giorni" dichiara l'assessore Cettina Spataro.
7,40 - Commenta il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra. “L’apertura parziale non serve perché Ryanair ha un sistema organizzativo che non le consente di operare in questo modo”.
7,00 - E’ di un milione di euro la perdita economica, stimata in base alla permanenza media di un turista in questo periodo dell’anno, causata fino ad oggi al territorio di Trapani a causa della chiusura dello scalo civile di Birgi tra disdette delle prenotazioni alberghiere, l’inattività delle attività di ristoro e di tutto l’indotto legato al comparto turistico. E’ un bilancio pesantissimo quello che è emerso durante un incontro, promosso dal Presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, a Palazzo Riccio di Morana al quale hanno partecipato i 24 sindaci del Trapanese ma anche tutte le forze sindacali, imprenditoriali, sociali ed economiche del territorio. Il vertice è stato convocato per esaminare le pesanti ricadute sul territorio causate dalla chiusura dell’aeroporto che, nell’ultimo anno, ha portato ad una crescita delle presenze turistiche nella Provincia di Trapani di quasi il 40 per cento, dato in controtendenza rispetto al dato siciliano. “Nel caso in cui la chiusura dello scalo sarà prolungata – spiega il presidente Turano - la perdita economica è destinata a crescere incredibilmente ad un milione di euro al giorno, se si considera che, da maggio a settembre, un turista raddoppia in media la sua permanenza nel territorio trapanese.”
“Ho pieno rispetto delle decisioni assunte dall’Onu e dal governo nazionale nei confronti della Libia – ha continuato – ma non possiamo accettare che la nostra provincia paghi questo prezzo altissimo privandosi di un volano di sviluppo in grado di assicurare posti di lavoro e un percorso di riscatto culturale, civile ed economico.”
In una nota, rivolta al Presidente della Repubblica e a tutti i vertici dello Stato, il presidente della Provincia chiede “l’immediata riapertura dello scalo aereo” sottolineando come tale situazione “penalizza l’attività civile, ma soprattutto condiziona – si legge nella nota - per un periodo indeterminato, la stessa ragione economica dell’aeroporto e del territorio che si riconosce in una spiccata vocazione turistica che ora registra pesanti flessioni.”
Il danno economico registrato dal territorio è altissimo. “Soltanto l’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto – continua la nota - perde 70mila euro al giorno e si è vista costretta a sospendere il rapporto di lavoro con 70 dipendenti.”
“La stessa Provincia regionale di Trapani – prosegue la nota - ha investito risorse economiche non indifferenti nello scalo attraverso la società di gestione di cui è azionista di maggioranza, per la creazione di nuovi livelli occupazionali e lo sviluppo del settore turistico e dei servizi ad esso connessi. La chiusura dell’aeroporto adesso spezza quei filoni di sviluppo e di ripresa economica che, con fatica, avevamo costruito.”
La Provincia di Trapani, che ha aperto un dialogo con gli operatori turistici del territorio, ha decretato da questa mattina lo stato di crisi istituendo un ufficio apposito per la gestione della pesante emergenza.
LA MOBILITAZIONE DI OGGI. Oggi ci sarà una "mobilitazione rumorosa" a Birgi. Ecco cosa scrivono gli organizzatori nella loro pagina Facebook: Appuntamento lungo la S.P. 21 di fronte l'ingresso dell'Aeroporto Militare 37° Stormo alle ore 15.00
Protestiamo contro la chiusura totale dell'Aeroporto Civili di Trapani/Birgi che rischia di mettere in ginocchio la nostra economia, dando l'impressione che il nostro territorio sia a rischio ritorsioni da parte della Libia.
Chiediamo la riapertura totale o parziale dell'Aeroporto entro pochi giorni.
Chiediamo che i mezzi di comunicazione diffondano il messaggio che la nostra Provincia è sicura e che il mare e il sole non sono a rischio.
Con questi obbiettivi vi invitiamo a manifestare tutti insieme, alle 15.00 di giovedì solo per pochi minuti, di fronte l'ingresso dell'Aeroporto Militare in auto, a piedi o in bicicletta. Faremo sentire la nostra voce utilizzando clacson, fischietti, trombe e tutto ciò che possa stimolare l'attenzione dei media nazionali presenti a Birgi per monitorare le operazioni militari.
NOTA: Si tratta di un'iniziativa INDIPENDENTE, APARTITICA e APOLITICA che ha il solo scopo di attirare l'attenzione dei media nazionali al problema della chiusura dell'Aeroporto Civile.
Vi invitiamo a munirvi di trombe, fischietti, palloncini colorati e tutto ciò che riteniate utile per manifestare il nostro dissenso.
“Con il termine flash mob (dall'inglese flash: breve esperienza o in un lampo, e mob: folla) si indica un gruppo di persone che si riunisce all'improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un'azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell'azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che l'azione abbia luogo (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Flash_mob)”