Nella giornata di ieri, venerdì 25 marzo, tra le ore 14.30 e le ore 16.30, l’Aeronautica Militare ha lanciato 2 missioni con il decollo in successione di quattro F-16 del 37° Stormo dall'aeroporto di Trapani. I velivoli, ultimata la missione, sono rientrati in base alle ore 21.00.
Nella giornata di oggi è già stata effettuata una missione con il decollo di due F-16. I velivoli si sono alzati in volo dalla base di Trapani alle ore 09.30 e sono rientrati alle ore 13.30.
In aggiunta alle missioni dei velivoli, partecipano alle operazioni di embargo le unità della Marina Militare che dalla mezzanotte di ieri sono state poste sotto comando NATO. Esse sono: la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna, il pattugliatore Comandante Bettica.
Inoltre, nel Canale di Sicilia è presente anche il pattugliatore di squadra Borsini, in missione di vigilanza pesca e controllo dei flussi migratori, mentre continua il supporto alla Protezione Civile di nave San Marco che nel tardo pomeriggio di ieri, ultimato l’imbarco di 547 cittadini extracomunitari, è salpata alla volta di Taranto dove giungerà nella giornata di domani.
16:30 Lunedì prossimo l'aeroporto di Birgi sarà ancora chiuso ai voli civili. E pensare che appena ieri il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, aveva fatto pure ringraziato il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per la parziale riapertura dell'aeroporto Vincenzo Florio. L'unica cosa che si aprirà lunedì prossimo sarà un tavolo tecnico, costituito da personale dell'Airgest, del 37° Stormo e dell'Enac, per valutare se esistono tutte le condizioni di safety e security per la riapertura dell'aeroporto e per la convivenza di voli civili e voli militari in assetto operativo. Questa è la decisione presa ieri in una riunione a Roma presso la sede dell'Enac, presenti le autorità militari. Le valutazioni e le verifiche, che saranno effettuate già a partire da lunedì mattina, saranno trasferite al comitato di coordinamento, costituito il 24 marzo scorso, di cui fanno parte Enac Enav e Aeronautica militare.
"È un primo passo indispensabile, sul piano tecnico, per determinare ogni eventuale decisione di riapertura - ha commentato il presidente Ombra -. Se non si verificano le condizioni operative di sicurezza non è possibile immaginare alcuna riapertura, nè parziale né totale. Sui tempi non sono in grado di esprimere alcuna valutazione. Airgest, come sempre, farà il suo lavoro fino in fondo".
14:00 Muoverà da Marsala il corteo di protesta contro la chiusura dell’Aeroporto provinciale “Vincenzo Florio”. E’ quanto è stato deciso stamani dai sindaci di Trapani e Marsala, nel corso di un incontro presso il presidio che staziona all’ingresso dell’area aeroportuale. “Seguo da vicino e costantemente la situazione. Le dichiarazioni servono - afferma Carini - ma la presenza fisica è ora più che mai necessaria per aiutare a trovare una soluzione definitiva alla vicenda”. Il corteo di auto - promosso dal Comitato spontaneo composto da operatori e dipendenti aeroportuali – muoverà martedì prossimo, 29 marzo, alle ore 9.00, da Piazza Francesco Pizzo (ex piazza Inam); proseguirà alla volta dell’Aeroporto e si concluderà a Trapani. “Non lasciamo soli quanti sono direttamente interessati alla vicenda scaturita dalla crisi libica. Siamo tutti coinvolti e per questo - afferma Carini - invito i cittadini a partecipare numerosi al corteo perché ad essere penalizza è tutta la nostra economia”. In tal senso, il sindaco di Marsala ha già indirizzato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi. Al Governo nazionale Carini chiede sia rassicurazioni sulla definitiva - e non parziale - riapertura dell’Aeroporto civile di Trapani, ma anche di rendere disponibili le opportune risorse per lenire i danni economici che si moltiplicano ogni giorno. Intanto, da una settimana è stata attivata al Comune di Marsala una raccolta di firme contro la chiusura dello scalo aereo provinciale. L’iniziativa, sostenuta dall’Amministrazione Carini, intende ulteriormente sensibilizzare la cittadinanza sulla gravità del protrarsi della chiusura dell’Aeroporto “Vincenzo Florio”.
9,30 - - Misure efficaci per la pronta riapertura al traffico civile dell'aeroporto di Birgi, soluzioni concrete per aiutare l'economia locale che subisce gravi danni da questo blocco e capire perché non viene usato, invece, per le operazioni militari l'aeroporto (militare) di Comiso. Su questi tre aspetti, in un'interrogazione, il capogruppo dell'Udc al Senato Gianpiero D'Alia, insieme ai senatori Vincenzo Gaallioto e Achille Serra, chiedono spiegazioni ai ministri di Difesa, Esteri, Interni e Infrastrutture.
LA PROTESTA. Si è tenuto ieri un incontro in Prefettura a Trapani per discutere delle ripercussioni economiche derivanti dalla chiusura dell'aeroporto Vincenzo Florio. In contemporanea c'è stata una manifestazione in piazza con lavoratori e operatori turistici che chiedevano la riapertura totale dello scalo trapanese.Una sfilata dei tassisti ha paralizzato il centro storico. Dall' incontro a Palazzo del governo è stato deciso di inviare a Roma un documento, sottoscritto da istituzioni, enti, sindacati e associazioni di categoria, per chiedere la ripresa della piena operatività dello scalo trapanese.
VOLI ANCORA A PALERMO. Ulteriore prolungamento, almeno fino a giovedi' prossimo, del trasferimento sullo scalo di Palermo dei voli da e per Trapani. Intanto stamattina, fino alle 10.30, erano partiti 22 voli con 2.175 passeggeri dall'aeriporto Falcone Borsellino e 9 sono partiti in anticipo rispetto all'orario schedulato. ''La chiusura dello scalo di Trapani non poteva avvenire in un momento peggiore - dicono dalla Gesap, la societa' che gestisce l'aerostazione di Palermo -.
Da lunedi'28 marzo inizia la stagione estiva con il nuovo calendario che prevede gia' un incremento di destinazioni in partenza dall'aeroporto di Palermo e un aumento delle frequenze giornaliere. In piu', abbiamo in corso molti lavori, compatibili con il traffico atteso che e' peraltro gia' abbastanza impegnativo". "D'altra parte, dall'avvio della stagione invernale 2010 - dicono ancora dalla Gesap -, l'aeroporto di Palermo ha registrato un incremento significativo del traffico passeggeri: novembre + 11,74%; dicembre +9,99%; gennaio +14,64% e febbraio +7,31%. E nei primi 20 giorni di marzo, quindi prima della chiusura dello scalo trapanese, l'incremento e' stato a due cifre con punte giornaliere del +30/40%''.
- Fino a ieri sono stati trasportati 14mila passeggeri sui voli di Ryanair dirottati su Palermo per la chiusura di Trapani, pari a circa il 20% del traffico complessivo registrato sullo scalo. L'ampia capacita' dell'aeroporto di Palermo non sta comunque causando alcun disagio ai passeggeri, come dimostra anche la puntualita' dei voli che e' stata garantita nel 100% dei casi.
''Certamente, auspichiamo che lo scalo di Trapani possa aprire quanto prima - affermano dalla Gesap - consapevoli dei disagi economico-sociali che si stanno vivendo tra gli operatori del settore turistico del trapanese e gli stessi lavoratori dell'aeroporto Vincenzo Florio. L'aspetto peggiore, dal punto di vista organizzativo, e' che si vive praticamente alla giornata, in attesa della riapertura anche graduale dell'aeroporto di Trapani''.
LE OPERAZIONI MILITARI. Sono proseguite le missioni aeree della nostra Aviazione militare e due F-16 del 37* Stormo, alle ore 14.30, sono decollati dalla base di Trapani ultimando la loro missione alle ore 19.00. Lo precisa lo Stato maggiore della Difesa che ricorda che in aggiunta alle missioni dei velivoli, le unita' navali della Marina Militare, attualmente sotto comando italiano, stanno cooperando per il controllo e la difesa dello spazio aereo nazionale.
In particolare nel Canale di Sicilia sono presenti attualmente la nave rifornitrice ''Etna'', che opera nell'ambito del gruppo navale Nato SNMG1 (attualmente sotto il comando del Contrammmiraglio Gualtiero Mattesi) ed il pattugliatore di squadra ''Borsini'', che sta svolgendo la missione di vigilanza pesca e controllo dei flussi migratori, mentre la San Marco prosegue la sua opera per il trasbordo degli immigrati da Lampedusa.
IMMIGRATI A KINISIA? "Nessuno ci ha contattato. In ogni caso Trapani sta gia' facendo la propria parte nell'accoglienza, abbiamo due siti nel nostro territorio Salinagrande e il Serraino Vulpitta. Penso che adesso tocchi alle altre regioni fare uno sforzo e contribuire alla gara di solidarieta'". Cosi' il sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, commenta con l'ADNKRONOS l'ipotesi di utilizzare l'ex aeroporto militare di Kinisia per ospitare i migranti in fuga dal Nord Africa. "Per affrontare l'emergenza - aggiunge - e' necessaria una condivisione a livello nazionale. Non puo' essere solo la Sicilia a pagare il prezzo di questo dramma umanitario. Il sito individuato poi e' dimesso da almeno 30 anni e credo sia totalmente inutilizzabile".