è stata dedicata ai problemi dei migranti e della drammatica situazione determinatasi a Lampedusa. Tutti i capigruppo hanno sottoscritto un ordine del giorno, approvato all'unanimità a Sala d'Ercole, in rapporto alle iniziative che il governo nazionale è chiamato ad assumere riguardo ai problemi dell'accoglienza degli immigrati; per il ripristino delle condizioni di vivibilità nell'isola di Lampedusa; per evitare che la Sicilia si trasformi in una enorme tendopoli; per favorire –sostenendo le condizioni di vivibilità- la permanenza delle popolazioni migranti nei loro paesi d'origine. documento –che assorbe due altri ordini del giorno del medesimo contenuto- si prende atto inoltre delle dichiarazioni del presidente della regione sulla completa riapertura dell'aeroporto di Birgi con la conseguente ripresa del traffico civile.
20,03 - La riapertura dello scalo civile è prevista per domani a partire dalle 7.30 di domani mattina. Ora e data che però sono solo indicative. Per giungere al ripristino della piena operatività dello scalo, in coordinamento con il personale del 37° stormo, saranno necessarie almeno 48 ore. Inizialmente, come Enac ha comunicato, verranno ripristinate fino ad un massimo di 18 decolli e 18 atterraggi al giorno. Sarà garantito il collegamento delle tratte onerate per Pantelleria. Un incremento dei voli civili nei prossimi giorni sarà soggetto alla valutazione dell'aeronautica militare.
Per il presidente dell' Airgest, Salvatore Ombra, si tratta di "un segnale importantissimo che ci consente di ritornare ad operare con una potenzialità di traffico accettabile. Siamo in attesa di conoscere l'operativo di Ryanair sulla base delle disponibilità di decolli ed atterraggi che ci sono consentiti".
19,44 - Dichiarazione del senatore Antonio D'Alì "La raggiunta intesa tra Stato Maggiore della Difesa ed Enac, per la riapertura dell’aeroporto civile di Trapani – Marsala – Birgi con un congruo numero di voli, per consentire il rientro delle compagnie di riferimento, premia l’azione collettiva di tutto il territorio trapanese e della classe politica trapanese nella richiesta al Governo, di attenzione per il possibile danno all’economia della provincia. Nel sottolineare come questa attenzione si sia concretizzata in numerosissimi incontri e abbia trovato nei vertici dell’Aeronautica Militare una pronta risposta al dialogo, ringrazio tutti gli Organi di governo che, con puntualità, hanno seguito la vicenda. Ora continuano nel nostro impegno per proseguire nell’intero progamma di espansione dei voli di collegamenti di Trapani con il resto d’Europa augurandoci che questa breve pausa e la pur contingentata ripresa delle attività non pregiudichi l’obiettivo di 2 milioni di passeggeri per il 2011, ambizioso traguardo del complessivo piano di rilancio del nostro scalo previsto nel piano pluriennale partito nel 2006. Siamo altresì certi che il Governo nel decreto di copertura finanziaria che prevede l’attivazione della missione “Odissey Dawn” non mancherà di porgere attenzione ai pregiudizi economici che per un breve periodo si sono verifiati e si potrebbero ancora verificare sul comparto turistico trapanese"
19,20 - Il punto sulle operazioni in Libia. Nella giornata del 28 marzo si sono alzati in volo esclusivamente assetti aerei nazionali impiegati nell’ambito dell’operazione “Odyssey Dawn”. Le missioni, svolte tra le 22:00 e le 00:30, hanno visto la partecipazione di due Tornado ECR (Electronic Combat Reconnaissance) del 50° Stormo di Piacenza, con il supporto di due Tornado del 6° Stormo di Ghedi con funzioni di rifornimento in volo. Tutti i velivoli sono rischierati sulla base di Trapani Birgi.
Il 29 marzo sono stati utilizzati in ambito “Unified Protector”:
- due coppie di caccia Eurofighter 2000 Typhoon dell’Aeronautica Militare, in forza al 4° Stormo di Grosseto e attualmente rischierati sulla base di Trapani Birgi, in missione di pattugliamento aereo. I primi due velivoli sono decollati intorno alle 11:00 e rientrati alle 13:30 circa. La seconda coppia è decollata intorno alle 12:30 ed è rientrata alla base siciliana alle 14:30 circa;
- due coppie di velivoli AV8B II Plus a decollo verticale, della Marina Militare italiana, si sono alzati dalla portaerei Garibaldi per effettuare due missioni di pattugliamento per la difesa aerea del dispositivo navale.
In ambito operazione “Odyssey Dawn”, si sono svolte due missioni composte da due coppie di Tornado ECR e relativi velivoli adibiti al rifornimento in volo; un KC130J e due Tornado sono decollati da Trapani intorno alle 14.00 per far rientro in base intorno alle 17.00.
La Marina Militare sta contribuendo all’Operazione “Unified Protector”, sotto l’egida della NATO, con le seguenti unità navali:
- unità di supporto logistico “Etna”;
- portaerei “Giuseppe Garibaldi”, con a bordo quattro aerei a decollo verticale AV 8B II plus e quattro elicotteri da pattugliamento EH 101;
- fregata “Libeccio”, con a bordo due elicotteri AB 212;
- pattugliatore d’altura “Comandante Bettica”, con a bordo un elicottero AB212.
Continuano inoltre i concorsi della Marina Militare alla difesa aerea nazionale, con la presenza del Cacciatorpediniere “Andrea Doria”, e all’emergenza immigrazione con la nave “San Marco”.
18,56 - "L'Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha ottenuto dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica l'autorizzazione per diciotto rotte giornaliere, comprese due tratte sociali". Lo comunica in una nota l'Airgest, società di gestione dello scalo aeroportuale Vincenzo Florio di Trapani Birgi. "Adesso c'é da vedere - aggiunge l'Airgest - se la compagnia Ryanair, che aveva chiesto un minimo di 20 rotte per operare, accetterà".
18,52 - Riapre parzialmente al traffico civile lo scalo di Trapani Birgi. E’ quanto emerso in un incontro che si è appena concluso a Roma al quale hanno partecipato i vertici dell’Enac e dello Stato Maggiore della Difesa. Sarebbero 18 i collegamenti quotidiani che dovrebbero essere riattivati entro qualche giorno nello scalo che contava, prima della chiusura a causa delle operazioni libiche, 78 tratte giornaliere, gran parte delle quali operate dalla compagnia aerea low cost Ryanair.
18,20 - “La chiusura dell’aeroporto civile di Trapani e l’installazione di una tendopoli per l’accoglienza degli extracomunitari a Chinisia sono problemi collettivi e non solo di alcune categorie. Mi sarei aspettato che i trapanesi lo avessero compreso, partecipando in massa alla manifestazione organizzata dal Comitato spontaneo contro la chiusura dell’aeroporto civile di Trapani. Vorrei dire a tutti i miei concittadini ed anche a coloro che vivono nei Comuni vicini che, se non ci faremo sentire, concretamente, tutti assieme, anche con iniziative eclatanti, finiremo per soccombere ed il nostro territorio, che faticosamente ha tentato di riprendersi, tornerà nel baratro di un futuro senza prospettive di sviluppo. E’ giunto il momento che vi sia una presa di coscienza in questo senso”. Lo afferma il Sindaco Girolamo Fazio, che ha preso parte alla manifestazione organizzata per questa mattina fra Marsala e Trapani per chiedere la riapertura dell’aeroporto di Trapani/Birgi, non nascondendo la sua delusione per la non massiccia partecipazione.
18,10 - Anche il consigliere provinciale dell'Udc Giovanna Benigno minaccia di occupare l'aula alla Provincia di Trapani se l'aeroporto di Birgi non verrà riaperto in tempi brevi.
17,48 - Oltre a Kinisia una tendopoli per l'accoglienza dei migranti che arrivano in Italia dal Nord Africa verrà allestita anche a Marsala, all'ex deposito munizioni dell'Aeronautica Militare, in Via Dante Alighieri.
16,00 - Domani la giunta di governo della Regione Siciliana si riunira', ''in segno di protesta, davanti Palazzo Chigi in concomitanza della riunione del Consiglio dei Ministri''. Lo annuncia una nota regionale.
Come gia' detto dal presidente Raffaele Lombardo, ''gli esponenti del governo regionale saranno a Roma, visto che la Regione Siciliana non e' stata invitata al tavolo del governo, per ottenere quei provvedimenti, come l'intercettazione e l'assistenza degli immigrati in mare, che potrebbero alleviare il forte stato di crisi umanitaria ed economica che la Sicilia, Lampedusa per prima, sta subendo dall'ondata migratoria proveniente dal nord Africa''.
14,50 - Il Sindaco Renzo Carini, in una nota, chiede l'istituzione di un "tavolo tecnico romano" per affrontare la vicenda, sottolineando che - in caso contrario - sarà inevitabile una “autoconvocazione” a Roma di tutti i sindaci trapanesi e uno sciopero generale dell’intera provincia.
14,10 - “Il sito individuato dal Ministero per l’installazione della tendopoli – dice il presidente della Provincia di Trapani , on. Mimmo Turano è lontano dai tutti i requisiti necessari per ospitare i profughi.Oltre alle evidenti ricadute negative sul territorio si rischia di far scattare un allarme sociale. Sono vicino a chi in questo momento sta manifestando a Kinisia . Stamani sono andato sul posto, unendomi al loro coro di protesta e dico – No- ! Alla tendopoli. Centinaia di persone in quella struttura, in queste condizioni, potrebbe determinare, problemi di salute pubblica e di sicurezza.” La tendopoli di Kinisia e la grave situazione di Birgi, saranno gli argomenti trattati nell’assemblea permanente dei sindaci, che il presidente Turano ha convocato per domani Mercoledì 30 Marzo ,alle ore 16.00 , presso l’aeroporto di Birgi,
13,58 - Il Sen. Antonio D'Alì (PDL), Presidente Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato, ha presentato stamani una interrogazione urgente (a risposta orale), rivolta al presidente del Consiglio ed ai ministri dell’Interno e della Difesa, relativa all’insediamento di una tendopoli, nel vecchio aeroporto militare di Kinisia, destinata ad ospitare alcune centinaia di immigrati clandestini.
D’Alì rileva che il sommarsi della chiusura dell’aeroporto di Birgi al traffico civile e l’allestimento della tendopoli ad appena due chilometri desta nella popolazione trapanese “grande preoccupazione” e determina “l'immagine di un territorio ad altissima vocazione turistica… come l'immagine di una porzione del paese in zona di guerra”.
13,07 - “Dopo la chiusura di Birgi, ora con l’annuncio di una tendopoli per i profughi presso l'ex aeroporto di Kinisia il governo nazionale penalizza ancora una volta la Sicilia” . Lo afferma Livio Marrocco, capogruppo all’Ars di Fli e tra i partecipanti questa mattina alla manifestazione di protesta intercomunale promossa per sollecitare la riapertura ai voli civili dello scalo. “La provincia di Trapani non può più sopportare i danni economici causati da questa assurda decisione del governo Berlusconi”, afferma Marrocco, che si dice “pronto ad occupare simbolicamente la sala consiliare dell’Ars se l’aeroporto di Birgi non sarà riaperto entro poche ore”. Poi l’esponente di Fli punta l’indice contro il previsto allestimento di una tendopoli a Kinisia: “È assurdo ed inaccettabile che la Sicilia da sola debba gestire un’emergenza di tale proporzione come quella causata dalla crisi libica”.
12,58 - "Voglio esprimere – dichiara il Presidente Turano – tutta la mia amarezza per un momento così drammatico che non viene colto come problema territoriale. Vorrei capire le ragioni della decisione dello Stato Maggiore come quella del Governo nazionale, anche per quanto concerne la tendopoli di Kinisia, così come vorrei comprendere la posizione del Governo regionale che vedo assente. Sono deciso – ha aggiunto il Presidente della Provincia – ad aprire vertenze contro chiunque, nessuno comprende il disagio che stiamo vivendo e gli ingenti danni economici che stiamo subendo. Non c’è più tempo da perdere: l’ENAC deve darci le necessarie assicurazioni con la garanzia di almeno il 50 per cento della precedente operatività dell’aeroporto. Questo vuol dire che non si può scendere al di sotto dei 24 voli giornalieri; inoltre il Governo, oltre a fare riaprire l’aeroporto per farlo funzionare, deve impegnarsi affinché si possa avere il giusto ristoro per le pesanti perdite economiche che si stanno subendo, mentre la compagnia Ryanair deve assolutamente rimanere a Birgi anche perché la Provincia ha speso notevoli risorse per l’aeroporto la cui chiusura significa 2 mila mancati arrivi al giorno".
11,50 - Al grido di "Trapani non e' in guerra. Riaprite l'aeroporto civile di Birgi" e' arrivato nel capoluogo il corteo di protesta intercomunale per la piena riattivazione dello scalo civile Vincenzo Florio, chiuso dallo scorso 21 marzo per consentire l'uso della piste al 37esimo Stormo dell'Aeronautica militare per le operazioni in Libia. Alla protesta, organizzata da un comitato spontaneo provinciale composto da operatori turistici e dipendenti aeroportuali, e' massiccia la partecipazione di esponenti politici, amministratori locali, di rappresentanti della Camera di commercio della Confcommercio di associazioni di categoria. .
11,46 - "Sia chiaro: se entro oggi non avremo precise assicurazioni circa la riapertura dell'aeroporto di Birgi, il gruppo Udc occupera' l'Aula dell'Assemblea regionale siciliana". Lo ha detto Giulia Adamo, capogruppo Udc all'Ars, durante il corteo di protesta intercomunale per la piena riattivazione dello scalo civile Vincenzo Florio, chiuso dallo scorso 21 marzo per consentire le operazioni militari contro la Libia.
''L'aeroporto di Birgi e l'intera provincia trapanese non possono tollerare un giorno di piu' il danno economico - ha aggiunto - Continuiamo a chiedere a gran voce di trasferire le operazioni di volo presso Sigonella che, in quanto struttura esclusivamente militare, non inciderebbe sulla vita degli abitanti della zona".
10.40 - Il corteo è arrivato all'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani Birgi. Urla e slogan per riavere da subito la piena fruizione dello scalo aeroportuale. Quasi 200 le macchine che compongono il corteo. Una manifestazione resa imponente anche dalla presenza di alcuni autobus messi a disposizione da Autoservizi Salemi. Ora il corteo è in direzione Trapani. Tra i giornalisti al seguito anche gli operatori di Sky Tg24 e dei tg Rai.
10,07 - Le navi che il Governo ha promesso di inviare per spostare gli immigrati da Lampedusa ''sono piu' che sufficienti. Ma il problema e' un altro: Lampedusa non deve piu' essere l'approdo''. Torna a chiederlo Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, intervistato nel corso de La Telefonata a Mattino5.
9,50 - L'auspicio del presidente dell'Enac, Vito Riggio, e' che si giunga ''ad una soluzione positiva che porti a breve giro alla ripresa delle attivita' civili dell'aeroporto di Trapani, sempre nel rispetto delle esigenze superiori legate alla difesa aerea''. A precisarlo in una nota e' l'Enac dopo si sono susseguiti incontri e verifiche tecniche tra l'Aeronautica Militare, l'Enac, l'Enav e la Airgest, societa' di gestione dello scalo, finalizzate a individuare tempi e modalita' per la graduale riapertura al traffico aereo civile dell'Aeroporto di Trapani che, per esigenze legate alle attivita' di difesa aerea, e' chiuso da lunedi' 21 marzo. La societa' di gestione Airgest, si rileva nella nota, ''ha proposto un'ipotesi di riapertura graduale che consenta un sostanziale ripristino dei voli da e per Trapani. La proposta ha ricevuto il parere favorevole dell'Enac ed e' ora al vaglio dei vertici dello Stato Maggiore della Difesa, trattandosi di uno scalo militare aperto al traffico civile''.
9,46 - Il coordinamento per la pace di Trapani chiede la smilitarizzazione di Birgi: "Aeroporto civile e aeroporto militare non possono convivere. Trapani ha bisogno di sviluppo e occupazione, e non può più essere sacrificata sull’altare del militarismo e delle macchine di morte. Esprimiamo solidarietà ai lavoratori dell’aeroporto civile “V. Florio” e invitiamo l'intera cittadinanza a battersi per l’immediata dismissione dell’aeroporto militare di Birgi e la riconversione delle sue strutture a usi civili per fare della nostra provincia una terra al servizio della pace e non della guerra".
9,40 - Anche il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, si oppone alla realizzazione di una tendopoli a Chinisia, prefigurando nel nostro territorio il rischio di una "guerra tra poveri".
9,30 - E' partito da Piazza Pizzo il corteo per la riapertura dell'aeroporto di Birgi. Il corteo, molto partecipato e composto, è capeggiato da Salvatore Ombra, Presidente dell'Airgest. Con lui i lavoratori dell'Airgest, e ancora i Sindaci del territorio, il senatore D'Alì, molti consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, la coordinatrice marsalese del Pd, Annamaria Angileri, tantissime scolaresche, tutti i taxi che operano all'aeroporto. Grande confusione in Via Mazzini e in Via Crispi. In maniera lenta ma ordinata il corteo si sta dirigendo con le macchine a passo d'uomo verso l'aeroporto di Birgi, dove l'arrivo è previsto tra circa un'ora.
9,28 - Nella notte sono arrivati al porto di Mazara del Vallo 8 uomini con una barca piccola di 4 metri circa proveniente dalla Libia e intercettata a 30 miglia dalla costa.
9,04 -L' Ente Nazionale per l’Aviazione Civile sta trattando per una riapertura dell'aeroporto "Vincenzo Florio" con venti voli giornalieri garantiti. Il problema però è che da oggi la Nato assume il comando delle operazioni, e quindi bisogna confrontarsi pure con i vertici militari dell'Alleanza atlantica. Amministratori, lavoratori, sindacati, commercianti, sono già in Piazza Pizzo, a Marsala, per cominciare il loro corteo di protesta verso Trapani. Il presidente della Provincia Mimmo Turano ha intanto chiamato a raccolta per domani tutti i sindaci in assemblea.
8,45 - Sono 454 i migranti arrivati a Lampedusa nella notte. I primi 190 sono sbarcati poco prima della mezzanotte: si tratta per lo più di eritrei, tra cui molte donne e bambini, soccorsi dalle motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza, coordinate dalla Capitaneria di porto. Si è sfiorata la tragedia. Sono stati salvati perché il loro barcone era affondato a 30 miglia dell'isola. Tra loro c'è anche una puerpera incinta di sette mesi, trasferita nel poliambulatorio di Lampedusa. Nel barcone anche diversi bambini, tra cui cinque neonati, il più piccolo di due mesi. Dal secondo barcone sono arrivati 149 tunisini, scortati in porto da un guardacoste, altri 115 sono sono stati soccorsi, da due guardacoste, e giunti in porto alle 3.25.
7,00 - Due città divise da molte cose (non ultima la disputa su quale territorio ricade l'aeroporto) oggi finalmente si trovano unite per chiedere, ad una voce sola, la riapertura dell'aeroporto "Vincenzo Florio". Lo scalo è stato chiuso a seguito delle operazioni in Libia che hanno coinvolto l’attigua base militare del 37° stormo dell’aeronautica militare. Lo stop ai voli di linea va avanti ormai da una settimana, causando forti disagi nel territorio e provocando pesanti ricadute sull’economia della provincia di Trapani, soprattutto per ciò che attiene al settore del turismo. Nel giro di pochi giorni molti turisti hanno disdetto le loro vacanze nel Trapanese e si teme adesso per l’intera stagione turistica.
La mobilitazione di protesta è organizzata dal comitato spontaneo costituitosi per chiedere la riapertura totale dello scalo civile di Trapani-Birgi. Il corteo parità, attorno alle 9 da piazza Inam, a Marsala, per attraversare le vie Mazzini, Mario Nuccio, Lungomare Boeo, viale Isonzo, Porta Nuova, via del Fante, Sappusi e Lungomare Marinella. Una volta uscito da Marsala il corteo di mezzi si immetterà nella strada provinciale diretto verso Trapani. Attorno alle 11 passerà da davanti l’aeroporto di Birgi per arrivare a Trapani, a piazzale Ilio, da dove i manifestanti raggiungeranno a piedi Palazzo del Governo, sede della Prefettura.
TENDOPOLI. Per la tendopoli invece risulta che i lavori di allestimento, nell'aeroporto dismesso di Chinisia, siano già in corso. Il sindaco di Trapani Girolamo Fazio, in una nota inviata al premier Silvio Berlusconi e al ministro Roberto Maroni, mette le mani avanti. «Non si può nascondere che non si potrà garantire l'ordine pubblico, poichè alle legittime e già annunciate proteste si aggiungerebbero le altrettanto legittime proteste degli extracomunitari. Verrebbero abbandonati in un'area assolutamente inidonea allo scopo». Anche perchè, sottolinea il sindaco, «il sito è del tutto privo dei requisiti minimi in termini di servizi (acqua, scarico reflui e così via)».