Il bambino era affetto sin dalla nascita del morbo di Hirschprung, una malattia congenita che provoca l’ingrossamento del colon e la conseguente stipsi. Secondo l’accusa, il dottore Maurizio Dolce non avrebbe diagnosticato la malattia limitandosi a prescrivere un cucchiaio di olio di ricino. Nell'ultime udienza il chirurgo, interrogato dal pubblico ministero Cristiana Macchiusi, ha difeso il proprio operato.
Francesco Manzo morì l'8 settembre del 2007 per un arresto cardiocircolatorio. Il dottore Maurizio Dolce non avrebbe diagnosticato la patologia ''seppure - scrivono gli inquirenti - emergeva dalla sintomatologia univoca e dagli esiti degli esami strumentali'' ed avrebbe omesso di prescrivere una biopsia attraverso la quale sarebbe stato possibile individuare la malattia. Il 7 luglio, dopo avere visitato il bambino, rilevando la presenza di feci alte e dure, lo avrebbe inviato a casa prescrivendogli due cucchiai di olio di ricino. La pediatra Angela Vittorioso, che aveva in cura il bambino, contattata telefonicamente il 6 settembre del 2007, dai genitori del piccolo Francesco, che da quattro giorni non evacuava, si sarebbe limitata a consigliare la somministrazione di glicerina anziche' il ricovero. La madre del bambino, seguendo le indicazioni dei medici, somministro' al piccolo Francesco un cucchiaio di olio di ricino ''che - scrivono ancora gli inquirenti - procuro' l'insorgere di un vomito incoercibile ed accelero' lo shock ipovolemico e diselettrolitico ed il conseguente collasso cardiocircolatorio''.