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31/03/2011 04:58:51

La guerra del pane fa litigare i panettieri marsalesi....

La corda è stata tirata tanto, troppo, e alla fine Giuseppe Bonafede, presidente dell’associazione dei panificatori marsalesi, è rimasto senza sodali. Ognuno fa per i cavoli suoi. In un modo o nell’altro è il ritorno al libero mercato nel prezzo del pane a Marsala. In città si paga il pane con il prezzo più alto in tutta la Provincia: 2,40 euro al chilo, che Bonafede voleva fare aumentare a 2,60. “Colpa della concorrenza sleale degli abusivi” aveva detto per giustificare il nuovo aumento, riferendosi a tutti quelli che vendono pane con la macchina casa per casa o ai generi alimentari che vendono pane insieme ad altro. Ma in realtà la squadra annona dei vigili urgani le sue verifiche le ha fatte, ha preso anche le dovute multe. Il fenomeno dell’abusivismo è assolutamente nella media delle altre città. Il costo del grano è anche diminuito. E allora? Perché tirare ancora la corda? Se lo sono chiesti molti panificatori marsalesi che hanno deciso per l’ammutinamento. Non solo non hanno voluto aumentare il prezzo del pane, ma lo hanno anche abbassato, chi di 20 centesimi al chilo, chi anche fino a 2 euro al chilo. Insomma, chi gira per i panettieri di Marsala in questi giorni ha la sensazione di stare in una città normale, dove il prezzo di un bene primario viene deciso liberamente, senza alcuna imposizione.
La cosa, chiaramente, non durerà. C’è guerra tra le diverse fazioni dei panificatori marsalesi. “Il prezzo del pane deve essere deciso da tutti” tuona Bonafede. Nel suo listino, il pane va a 2,60 euro al chilo, i panini a 4 euro, i gioppini a 4,50 euro, le schiacciate a 2,80 euro, le brioches a 6 euro, le tartine a 7 euro, gli “squarati” a 2,40 euro l’uno…. Ma quei prezzi ,almeno per ora, non valgono più. Finchè potete, allora, fate le scorte….