Con tantissime polemiche tra i banchi della maggioranza e nuove laceranti divisioni tra l’opposizione. L'ammontare del bilancio è di 84 milioni di euro, con un avanzo di amministrazione di 10 milioni e 500 mila euro.
La riduzione dei trasferimenti statali è stata del 23%, pari a 3 milioni e mezzo di euro, a cui vanno aggiunte le riduzioni regionali.
Turano si limita a commentare che il bilancio «consente d'intervenire sul fronte degli investimenti ma anche del contenimento della spesa per una serena programmazione». In realtà ha incassato un successo politico, facendo valere la tradizionale legge del “do ut des”: accontentare tutti, per avere il bilancio, e lasciare che ognuno si peli le sue gatte. Non è un caso che il bilancio sia passato con 23 voti.
Le fratture più consistenti sono all’interno dei gruppi di opposizione, Sinistra Ecologia & Libertà e Partito Democratico. Neanche una settimana fa avevano siglato un patto di consultazione e di collaborazione in vista delle prossime amministrative. Oggi invece se ne dicono di tutti i colori. Il coordinatore provinciale di SeL, Massimo Candela, accusa ancora una volta il Pd di «tentazioni consociative». Ha denunciato «un accordo separato» tra la maggioranza ed i democratici «in cambio di qualche piatto di lenticchie». Ed ha poi annunciato che si tratta di «un passo falso nel processo unitario del nuovo centrosinistra». Da qui la richiesta di «una verifica politica». I due consiglieri di S&L Ortisi e Passalacqua hanno abbandonato i lavori consiliari e ritirato la loro firma sugli emendamenti quando hanno constatato che si andava verso un accordo tra il Pd e la maggioranza.
Insomma, il Pd ha ritirato i 71 emendamenti previsti, e ne ha salvati una quindicina, che sono passati.
Il voto finale ha segnato anche 6 voti contrari e l'assenza del capogruppo del Pd Salvatore Daidone, che ha continuato a chiedere l'intervento della Corte dei Conti sugli atti firmati dal presidente Turano e dalla Giunta per la copertura delle posizioni dirigenziali. Ha anche chiesto che bilancio 2011, pluriennale e relazione previsionale e programmatica vengano trasmesso ai magistrati contabili. Per lui, gli atti sono nulli.
IL DETTAGLIO DEI LAVORI. La votazione finale è avvenuta in piena notte, dopo circa 9 ore di seduta compresa una prolungata sospensione, proposta anch’essa dal Consigliere Carpinteri e utilizzata dai vari gruppi politici per ricercare una possibile intesa operativa. Proprio poco dopo la ripresa dei lavori, i due esponenti di “Sinistra Ecologia e Libertà”, Giuseppe Ortisi e Ignazio Passalacqua, hanno lasciato l’aula, non partecipando quindi a diverse votazioni e ritirando la loro firma da tutti gli emendamenti precedentemente sottoscritti, perché hanno inteso dissociarsi da quello che Ortisi ha definito un accordo frettoloso messo in piedi senza alcuna discussione. Pronta però la replica del capogruppo del PD, Salvatore Daidone, che ha respinto ogni ipotesi di possibile accordo con la maggioranza invitando (inutilmente) Ortisi e Passalaqua a rivedere la loro decisione.
Successivamente lo stesso Daidone, in sede di votazione finale alla quale non ha partecipato, ha letto e consegnato agli atti della Presidenza del Consiglio una critica dichiarazione in cui, dopo avere affermato che a tutt’oggi non ha ricevuto alcuna nota chiarificatrice dalla Corte dei Conti volta a dichiarare se privi di fondamento giuridico i rilievi da lui precedentemente evidenziati, mette in rilievo l’inefficacia delle determinazioni presidenziali n. 125, 126, 127, 128, 130 del 23.12.2010, in quanto viziate di nullità, poiché rese, a giudizio dell’esponente del PD, in difetto di validità ed efficacia relativamente alla delibera di Giunta Prov.le n. 496 del 2010, e pertanto costituente atto e presupposto cui sono conseguenti e connesse. Per Daidone, pertanto, il bilancio di previsione 2011 contiene un impegno di spesa nullo. Il riferimento è ai rapporti di lavoro a tempo determinato per la copertura delle posizioni dirigenziali. Il capogruppo del PD, inoltre, dopo avere preannunciato di non partecipare al voto relativo al bilancio di previsione perché, a suo giudizio, munito di parere reso da soggetto privo dei relativi poteri, ha chiesto che la proposta di deliberazione riguardante il bilancio di previsione 2011 e pluriennale 2011/2013, con accluso il verbale di seduta, venga trasmesso alla Corte dei Conti, indicando che tali atti sono integrativi di quelli già trasmessi, cioè il verbale n. 216 della riunione del Consiglio Provinciale tenutasi lo scorso 21 marzo.
Il capogruppo dell’UDC – verso il Partito della Nazione, Avv. Maurizio Sinatra, ha però decisamente respinto l’ipotesi prospettata dal Consigliere Daidone, precisando che l’atto deliberativo quand’anche fosse munito di parere di un dirigente che, per effetto di provvedimento giurisdizionale, dovesse risultare privo di poteri, non sarebbe affetto da nullità, restando salvi gli effetti prodotti.
Un bilancio “ingessato”, comunque, quello approvato la scorsa notte, il cui movimento complessivo per l’anno corrente ammonta ad euro 81.361.279,18. La spesa corrente, che ammonta a complessivi €40.290.125,51, compreso l’avanzo di amministrazione applicato (€8.189.559,22), è stata programmata per consentire soprattutto il rispetto degli equilibri di bilancio, tenuto conto dei vincoli in materia di entrate e di un’altra componente rigida e incomprimibile della spesa che è quella relativa al personale.
Ancora più rigide le sopravvenute ulteriori limitazioni connesse al patto di stabilità interno e, in particolare, alla fortissima decurtazione a carico dei trasferimenti erariali (fra 5 e 6 milioni di euro). Il fondo di riserva è stato invece fissato in euro 407.349,22= superando il limite dell’1% delle spese correnti previsto dal regolamento di contabilità e consentendo così di superare una innumerevole serie di problemi gestionali che potrebbero provocare una paralisi amministrativa soprattutto per la carenza anche di piccole somme.
Per quanto concerne invece gli iniziali 71 emendamenti al bilancio, la gran parte è stata ritirata (sia dalla maggioranza che dall’opposizione), qualcun altro decaduto per assenza del relativo proponente o trasformato in atto di indirizzo, per cui alla fine ne sono stati votati soltanto una quindicina e la loro trattazione è proceduta in maniera abbastanza celere.
Uno di questi emendamenti però, per la precisione quello contrassegnato con il n. 39 e riguardante la Megaservice, ha costituito il fulcro dell’intero dibattito e ci sono volute quasi tre ore di accesa discussione prima di giungere alla sua votazione ed alla conseguente bocciatura: 21 i voti contrari, 8 quelli favorevoli ed 1 astenuto. In estrema sintesi, tale emendamento, primo firmatario Enzo Chiofalo (Alleanza per la Sicilia) ma sottoscritto anche da altri Consiglieri di tutti gli schieramenti, tendeva ad abrogare l’intero punto (il n. 6) della deliberazione di Giunta n. 78 del 16 marzo di quest’anno, con cui l’Amministrazione Prov.le ha deciso di esternalizzare sul mercato i servizi in atto affidati alla società Megaservice, assumendo la cautela della tutela e garanzia da parte del soggetto esterno, dei livelli occupazionali e strumentali attualmente in essere.
L’oggettiva importanza dell’argomento ha finito inevitabilmente con il provocare polemiche varie ed anche forti contrapposizioni, in particolare quella fra il Presidente della Provincia, Turano, ed il principale promotore dell’emendamento, il Consigliere Enzo Chiofalo, rimasto fermo sulla posizione originaria, così come gli altri firmatari facenti parte della minoranza, mentre altri firmatari, espressione della maggioranza, alla luce dell’intervento e degli impegni assunti in aula dal Presidente Turano, hanno votato contro o si sono astenuti seppur ribadendo la necessità di tentare ogni strada per trovare una soluzione che salvaguardi il posto di lavoro dei dipendenti della partecipata Megaservice. E l’impegno formale del Presidente della Provincia è stato proprio questo. Finché avrò anche una sola goccia di sangue – ha detto fra l’altro Mimmo Turano – non lesinerò sforzi per ricercare una via d’uscita per questi lavoratori. Per questo – ha aggiunto - è necessario lavorare tutti assieme: Amministrazione, Consiglio, partiti, sindacati, dipendenti, per dar vita agli atti occorrenti per impedire che queste persone perdano la loro occupazione, ma non è possibile prolungare ulteriormente lo status quo che, anzi, andrebbe contro l’interesse degli stessi lavoratori perché non ci sono più le condizioni per andare avanti.
Il Presidente della Provincia, infine, ha ringraziato tutto il Consiglio (anche gli assenti) per l’avvenuta approvazione dell’importante documento finanziario che – ha detto – ci consente di intervenire sia per quanto riguarda gli investimenti che per quello che concerne il contenimento della spesa e che ci permetterà una serena programmazione
ANGILERI. Annamaria Angileri, consigliere provinciale del Pd, parla di un “ bilancio in cui spiccano come cospicue voci di spesa i fitti passivi degli Istituti superiori(oltre 3.600.000 euro),un ulteriore aumento di capitale dell’Airgest (oltre un milione di euro) e l’illuminazione dello Stadio Provinciale (750.000 euro) di Trapani”.
ANGILERI E ALAGNA. In un comunicato congiunto, tuttavia, Angileri insieme al consigliere provinciale Edoardo Alagna dichiara: "Si esprime, soddisfazione per alcuni importanti emendamenti proposti dal PD che sono stati approvati dall’aula. In particolare è stato approvato un emendamento (proposto da Annamaria Angileri) che prevede lo sviluppo di una convenzione, con capofila la Provincia Regionale di Trapani, tra una ditta di trasporti internazionale ed i commercianti della nostra provincia. La stipula di tale convenzione servirà a superare le pesanti limitazioni imposte dai vettori low cost ed agevolerà gli acquisti da parte del turista nel nostro territorio con chiari vantaggi per l’economia locale. Sono stati approvati anche due emendamenti (proposti dal consigliere Edoardo Alagna) che prevedono il finanziamento e l’organizzazione di un progetto finalizzato allo studio, alla prevenzione ed alla gestione del diabete nei bambini e dell’obesità infantile, problemi di notevole rilevanza sociale".
PALERMO. Piena soddisfazione è stata espressa da Davide Palermo, consigliere provinciale, capogruppo di FdS e presidente della Commissione Pubblica istruzione per il finanziamento di due importanti opere pubbliche inserite nel bilancio 2011 e pronte per la realizzazione. Si tratta di un intervento di consolidamento strutturale dell'Istituto Tecnico Industriale per 1.000.000 di euro e dei lavori di illuminazione della Provinciale 37 Salinella la Pietra dal centro abitato di Gibellina fino al nuovo cimitero per 140.000 euro.