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10/06/2011 16:29:01

Tenta di far saltare due bombole. Paura a Mazara

E’ successo intorno alle 11, in via Potenza a Mazara del Vallo. Protagonista della vicenda un uomo di 38 anni, G.P. con problemi psichici. A fare scatenare l’ira del trentottenne sarebbe stata la presenza del personale del servizio psichiatrico che si era recato presso la sua abitazione per sottoporlo alle rituali cure mediche. L’uomo ha cominciato ad urlare e ad inveire contro le due persone che erano arrivate in casa, fino a quando ha preso una bombola di gas e l’ha imbracciata, minacciando di far saltare tutta la palazzina in aria. L’altra bombola si trovava sul balcone. Immediatamente sono stati allertati gli agenti di polizia del commissariato di Mazara del Vallo giunti in pochi minuti sul posto. Nel frattempo sono stati chiamati i rinforzi facendo evacuare l’intera palazzina. Intanto, nel quartiere è arrivata gente curiosa e preoccupata per quello che stava succedendo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, i vigili del fuoco, la polizia municipale e gli operatori del 118. Le forze dell’ordine hanno innanzitutto provveduto a mettere in sicurezza la zona bloccando il traffico in modo da evitare che potessero transitarvi automobili e ciclomotori. Dopo poco tempo, nel quartiere si è recato anche il commissario Palermo Patera, che con animo coraggioso è andato a trovare l’uomo fingendosi un medico che avrebbe voluto aiutarlo. Il commissario ha atteso il momento più opportuno, avviando anche una sorta di dialogo con l’uomo che si era barricato in casa, in modo da convincerlo ad arrendersi. Grazie alla prontezza del commissario e all’aiuto dell’Assistente Francesco Roselli, il trentottenne è stato bloccato. I due poliziotti gli hanno strappato dalle mani la bombola immobilizzandolo. Gli operatori del 118 lo hanno accompagnato al reparto psichiatrico dell’ospedale Abele Ajello per il (trattamento sanitario obbligatorio). Arrivati nel reparto, G.P., ha scaricato altra rabbia su una dottoressa. A quest’ultima ha dato un pugno in faccia procurandole delle ferite.