DUE F-16 SENZA CONTRASSEGNI. Quella sera il testimone, che ha chiesto riservatezza sulla sua identità ma che si dice pronto testimoniare davanti ai magistrati, vide aerei che vicino Crotone si inseguivano e sparavano. Secondo i raffronti fatti successivamente, il testimone vide due F-16 senza insegne e coccarde, di colore verde mimetico. Tutti volavano a bassissima quota.
«BAGLIORI DURATI UN MINUTO». «Guardavamo in direzione di Sersale», dice l'uomo, «e in lontananza, proprio verso la Sila, si vedevano come dei fuochi d'artificio. La cosa strana era che erano solamente orizzontali: raffiche velocissime che avevano lo stesso colore della luce emessa dalle lampadine a filamento, e quei bagliori sono durati almeno un minuto».
«UN DUELLO AEREO A BASSA QUOTA». Il testimone prosegue: «Ho guardato meglio, c'era ancora luce, e ho visto che c'erano degli aerei in salita verso Crotone: ho avuto la sensazione che uno rincorresse l'altro sparandogli. Dopo alcuni minuti, forse cinque, ma anche meno, ne ho visti altri due, li ho sentiti arrivare alle mie spalle, potrebbero aver sorvolato Catanzaro, venivano da Sud-Sud-Ovest. Volavano a bassissima quota, a pelo d'acqua e paralleli in direzione di Capo Rizzuto».
«POTEVANO SOLO ESSERE ISRAELIANI». «Quelli sul mare», ha spiegato il testimone a Fabrizio Colarieti, che pubblica tutto sul blog Notte Criminale, «erano dei caccia militari, colore verde mimetico e sotto le ali non avevano coccarde. Negli anni successivi mi sono documentato, ho guardato decine di foto, per me erano due F-16. Poi mi hanno detto che di quel colore li avevano solo gli israeliani».
E gli aerei sulla Sila?, gli è stato chiesto. «Non le so rispondere, erano troppo lontani, ma sono certo che tra loro c'è stato un duello e in quello stesso contesto i due F-16 hanno avuto un ruolo».
«Fugare tutte le ombre»: il messaggio di Napolitano alle famiglie delle vittime
Intanto, a 31 anni dalla tragedia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alla Presidente dell'Associazione parenti delle vittime, Daria Bonfietti: «Ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale», ha scritto Napolitano, «per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto».
«Ai familiari delle vittime di quella terribile notte», il Presidente ha poi voluto esprimere «la sua affettuosa e solidale vicinanza».
Schifani chiede chiarezza: «È fra gli episodi più oscuri della nostra storia»
Alla voce del Capo di Stato si è unita quella del presidente del Senato Renato Schifani, che in un suo messaggio ha invece dichiarato: «Anche quest'anno desidero rinnovare la vicinanza, mia personale e di tutti i colleghi Senatori, alle famiglie colpite, insieme al profondo cordoglio per quanti persero la vita nel disastro aereo».
Schifani prosegue: «Non potremo mai dimenticare lo sgomento di quella notte. Per questo le istituzioni e la società civile hanno il dovere di essere al fianco di chi è stato colpito da questa assurda tragedia e pretendere che sia fatta chiarezza su uno degli episodi più terribili e ancora oscuri della storia recente del nostro Paese».
ORLANDO: «TROPPE AMBIGUITÀ, TROPPI DEPISTAGGI». «Tutte le forze politiche responsabili ascoltino il monito del Presidente della Repubblica e contribuiscano ad accertare la verità sulla terribile strage di Ustica», ha dichiarato invece il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando.
Orlando ha ricordato: «In questi anni ci sono state troppe ambiguità, depistaggi e molte ombre che pesano come un macigno sulla storia d'Italia e che rappresentano un'offesa al dolore dei familiari e alle regole dello Stato di diritto. È ora di dire basta a chi, in questi anni, ha nascosto la verità insultando così la memoria delle vittime».
da: Lettera 43.it