Un investimento che è stato anche un intervento di riqualificazione ambientale: l'area su cui è stato realizzato l'impianto ospitava infatti, negli anni Settanta, la baraccopoli di Gibellina. Un'area dimessa che era divenuta, nel tempo, una sorta di discarica di sfabbricidi ed inerti, oggi ripulita.
L'impianto, collegato alla rete, permette di generare qualcosa come 1.387.000 kilowattora di energia pulita. Un quantitativo sufficiente a garantire il fabbisogno medio annuale di 300 famiglie. E consente, altresì, di evitare che vengano immesse nell'atmosfera quasi 700 tonnellate di biossido di carbonio all'anno.