Quel titolo diventa sottotitolo della grande retrospettiva che l'Ente Mostra di Pittura "Citta' di Marsala", in collaborazione con l'Archivio Ugo Attardi, propone all'ex Convento del Carmine di Marsala dal 15 ottobre al 15 gennaio 2012. Curata da Sergio Troisi, si tratta della prima retrospettiva che prende in considerazione tutti gli ambiti della produzione artistica di Attardi: pittura, scultura, grafica e, naturalmente, letteratura e giornalismo. "L'erede selvaggio" racconta dell'infanzia e della formazione siciliana dell'artista, nato in Liguria. Il peso di questa "sicilianita'", intesa come eredita', stimolo culturale e impegno sociale, si avverte in tutta la produzione di Attardi, intellettuale e fine artista, che sa attraversare un secolo complesso dell'arte italiana ed europea secondo un proprio originale percorso. Si va dal raro gruppo di dipinti non figurativi della fine degli anni Quaranta, alle ricerche degli anni Cinquanta e oltre. In particolare la mostra ripropone, dopo decenni, opere capitali della sua produzione, come i dipinti monumentali "Crocifissione a Saragozza" (1964-'65) e "Gli assassini". E' una occasione rara di confrontarsi con opere importanti della storia dell'arte italiana del secondo Novecento che, all'epoca della loro prima apparizione, suscitarono un intenso dibattito critico. Ai dipinti e' affiancata una ampia scelta dell'attivita' grafica di Attardi (disegni e incisioni) e una selezione delle opere scultoree tra cui l'imponente "Cotes o la bellezza dell'Occidente".