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22/08/2011 04:37:19

Questa settimana la discussione sul bilancio. Carini: "Ecco cosa finanzierò con l'addizionale Irpef"

anno è stato un crescendo di polemiche, incomprensioni, liti, fino ad arrivare all'apoteosi finale di quest'anno, dove letteralmente si naviga al buio. Non c'è una maggioranza in grado di prendersi la responsabilità di questo documento contabile e finanziario, ci sono tante trattative in corso, e ancora una volta a farne le spese sarà la città, se prevarranno gli interessi personali dei consiglieri a quelli della collettività. 

La sessione sarà un delicato gioco ad incastro. La discussione sul  bilancio infatti arriverà ben ultima dopo l'approvazione di una serie di atti propedeutici che, qualora non venissero approvati, manderebbero all'aria tutto. Il primo tra questi è la dismissione di alcuni immobili comunali, tra cui Villa Damiani e il mattatoio comunale (opera pubblica scandalosamente mai entrata in funzione). Con la vendita di questi immobili, vecchio pallino del consigliere comunale Mauro, il Sindaco Carini spera di fare cassa e di scrollarsi anche dei costi di gestione per delle strutture che non rendono nulla. L'atto era già stato proposto due mesi fa in consiglio e bocciato.

Così come era stato bocciato l'altro atto che il Sindaco ripropone, cioè quello relativo alle aree da destinare alle attività produttive. Il riferimento è all'area artigianale, pronta da due anni e mai utilizzata per il prezzo troppo alto stabilito dall'Amministrazione Comunale. 

Poi c'è il piano triennale delle opere pubbliche, atto collegato al bilancio. E poi si entra nella fase più delicata.

Il primo nervo scoperto è quello dell'addizionale Irpef. Il Sindaco Carini non voleva alzarla, vantandosi del fatto che Marsala ha la tassa più bassa in provincia di Trapani, poi ha dovuto arrendersi all'evidenza. La tassa verrà alzata di 0.2 punti percentuali. Il che permetterà al Comune di avere in cassa un milione di euro circa (970.000). Questi, nel prospetto che Carini ha presentato saranno così divisi:  250.000 per la stabilizzazione degli ultimi lsu in carico al Comune; 170.000 per il servizio municipale autotrasporti; 150.000 euro per Marsala Schola, 100.000 euro per i servizi socio assistenziali; 93.000 euro per le spese legali di alcune cause perse dal Comune; circa 120.000 euro per il miglioramento del fondo contrattisti. E poi: 20.000 euro alla Pro Loco, 15.000 euro alla Chiesa Madre (Padre Ponte si salva sempre, chissà perchè, mentre altre chiese pur importanti non hanno mai nulla...), 10.000 per l'autoparco.

Ma l'opposizione ha già fatto sapere di essere contraria all'aumento dell'Irpef. 

Superato questo scoglio arriva la doppia gincana. La prima curva, pericolosa per Carini, riguarda l'approvazione da parte del Consiglio Comunale dell'aumento del 66% della Tarsu per l'anno prossimo. Perchè il consiglio è chiamato solo ora a deliberare? Perchè il Sindaco l'anno scorso aumentò la tassa con una propria determina, e il Tar ha dichiarato la cosa illegittima. Vero è che probabilmente in appello il Cga darà ragione a Carini, ma nelle more bisogna correre ai ripari per evitare dei pasticci che faranno danno sia ai cittadini che alle casse comunali. Attualmente le bollette che sono arrivate a casa di tutti i marsalesi, infatti, sono da considerarsi "sospese", in attesa di capire cosa succederà.

Infine, la curva "mortale". La determinazione della tariffa per quest'anno. Verrà ancora aumentata? Sarà dimunita? Saranno i consiglieri a decidere. Ma c'è da scommettere che non sarà una scelta solo tecnica...