La notizia è stata ufficialmente fornita dal Prefetto di Trapani in risposta alla nota con la quale, alla fine dello scorso mese di agosto, il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, aveva chiesto alla Dott.ssa Marilisa Magno di essere informato sullo smantellamento della struttura che era previsto per l’inizio dello scorso mese di luglio.
Per dire no alla tendopoli di Kinisia, creata sulla pista dell'aeroproto abbandonato, vicino ad alcune discariche di amianto, i cittadini della zona avevano raccolto oltre 1500 firme.
Nella risposta pervenuta oggi al Presidente Poma, inoltre, il Prefetto di Trapani precisa che la tendopoli di Kinisia è stata allestita al fine di fronteggiare la grave situazione emergenziale venutasi a creare, all’inizio dell’anno, a causa di numerosi sbarchi, lungo le coste soprattutto siciliane, di emigranti provenienti dai paesi del nord Africa. La struttura ha accolto provvisoriamente dal 1° al 17 aprile 2011, extracomunitari in precedenza sbarcati a Lampedusa, cui sono stati rilasciati, ai sensi del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.20/2011, permessi di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Successivamente, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con Ordinanza n.3935/2011, ha attribuito alla tendopoli la configurazione giuridica di Centro di Identificazione ed Espulsione e la struttura è stata attiva dal 19 maggio all’8 luglio 2011.
La dismissione dei beni mobili e delle attrezzature che vi sono state temporaneamente allocate – conclude la nota prefettizia – ha richiesto un’articolata attività di ricognizione e di smistamento, operazioni curate dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco su disposizione del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. L’area è stata costantemente presidiata dalle Forze di Polizia con un servizio di vigilanza fissa continuata.