L’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani gli riconosceva, il 21 aprile 2011 e per una durata illimitata, che “non possiede capacità di autonoma deambulazione” e gli rilasciava il Contrassegno di Parcheggio invalidi n. 1842. Tutta la documentazione, nel giro di pochi giorni, è stata consegnata presso l’apposito ufficio dei Vigili Urbani di Marsala.
Ad oggi, dopo quattro mesi, nonostante i continui solleciti, non è stato fatto nemmeno il sopralluogo per la delimitazione dell’area parcheggio, con questa giustificazione (?): non ci sono operai per costituire la squadra apposita, bisogna fare la gara, e prima il bando, ma non c’è la disponibilità finanziaria (… per garantire elementari diritti di cittadini ?!?!!).
Così l’invalido resta bloccato a casa, “carcerato”, impossibilitato a uscire con la carrozzella, tutte le volte (sempre) che una macchina parcheggi a 35 centimetri, davanti al suo portone.
Se poi è costretto ad uscire, anche per necessità - almeno due volte la settimana per controlli e medicazioni presso l’ Ospedale di Marsala - egli telefona ad un servizio di “pronto soccorso medico”, un mezzo arriva e si mette in doppia fila, bloccando per diversi minuti il traffico; il personale prende l’invalido, lo solleva e lo fa letteralmente “passare” al di sopra della macchina posteggiata e lo porta a destinazione; la stessa prassi viene usata per il ritorno. Ovviamente a sue spese.
Questo dura da quattro mesi. Quanti mesi ancora dovrà attendere?
I lettori di questa nota possono fare tutti i loro commenti. Quello che io penso lo tengo per me!
Totò De Simone.