Lo ha annunciato oggi durante una riunione a Roma fra i capi delle segreterie tecniche dell'assessorato regionale all'Economia e del Ministero delle Infrastrutture.
Il contenzioso nasce dall'omesso stanziamento, nelle ultime finanziarie nazionali, dei fondi necessari per erogare i contributi ai cittadini della Valle del Belice che disponevano gia' dei progetti esecutivi (circa 100 milioni di euro). Allo stesso tempo non sono stati previsti i fondi per il piano di completamento della ricostruzione (circa 350 milioni di euro).
Si tratta di finanziamenti di chiara competenza statale essendo legati ad una calamita' naturale ma che ancora non sono stati erogati a distanza di anni. Per chiudere questo capitolo ora la Regione si dice disposta ad anticipare le somme a valere sui Fondi Fas assegnati alla Sicilia a condizione che lo Stato liberi risorse aggiuntive rispetto a quelle gia' impegnate per altri progetti infrastrutturali previsti nel piano concordato con il Ministro Fitto e che tali risorse possano essere utilizzate in deroga al patto di stabilita'.
''La Regione e' pronta a fare la sua parte per completare una ricostruzione che definire in ritardo e' un penoso eufemismo - commenta l'assessore Armao - ma occorre che lo Stato si dimostri altrettanto attento alle esigenze belicine, non solo consentendo di finanziare quanto dovuto e inopinatamente sottratto ma ammettendo anche la deroga al patto di stabilita' per queste somme e sbloccando fondi che sono comunque destinati alla nostra Regione. Per questo motivo la prossima settimana si svolgeranno altri incontri, di natura negoziale, con il Ministro per gli affari regionali, Raffaele Fitto, e con tutti gli attori di questa vicenda''.