Nella città del Satiro si sta smantellando l’ospedale Abele Ajello, causa lavori di ristrutturazione. Entro la fine dell’anno tutti i reparti dovrebbero lasciare il vecchio ospedale. Per garantire i servizi sanitari di emergenza durante gli anni di lavori (perché di anni si tratta) si è pensato di allestire un presidio temporaneo alla scuola materna di via Livorno. Ovviamente, una scuola per diventare pronto soccorso deve essere ritoccata. Quindi, via ai lavori. Per saperne di più sulla durata ci affidiamo direttamente al pannello informativo piazzato dall’Azienda sanitaria provinciale all’esterno della struttura.
“Data ultimazione lavori:…..fino ad esaurimento somme”.
Che significa? Se lo chiedono anche i due comitati che hanno notato la “dettagliatissima” previsione: Comitato Pro Presidio di Emergenza e il Movimento di Azione Popolare. Le ipotesi sono due: o quando finiranno i soldi i lavori termineranno qualsiasi sia lo stato di avanzamento. Oppure i lavori andranno avanti per sempre, se sempre ci saranno le somme. Non si sa. Anche perché c’è scritto che l’importo è di 350 mila euro. Se li faranno bastare? Staremo a vedere. “Dove arrivi metti punto”. Intanto il cartello, oltre che di “chiarezza”, è un esempio anche di tempismo. Infatti è stato installato al cantiere qualche giorno fa, dopo che il 24 novembre il comitato ne ha comunicato la mancanza, nonostante i lavori fossero iniziati il 23 ottobre, un mese prima. E non solo. “In quel cartello – scrivono i comitati - abbiamo letto delle cose a dir poco strane. I lavori sono iniziati il 23 ottobre e non il 23 settembre – come si legge - e condotti tutt’ora da soli quattro operai”. I comitati sono davvero arrabbiati. “Alla luce di questo cartello, i proclami tramite i manifesti affissi sui muri della città sarebbero un ulteriore insulto all’intelligenza della popolazione mazarese e da quello che possiamo capire la nostra pazienza viene scambiata per imbecillità”.
Il fatto adesso è che i cittadini riuniti nel comitato Pro- presidio d’emergenza hanno già chiesto all’Asp di fermare i trasferimenti dei reparti dal vecchio Abele Ajello fino al completamento dei lavori in via Livorno. Invece pare che a giorni verrà trasferito un altro reparto, quello di pediatria. “Ma vogliamo veramente continuare a scherzare col fuoco, ritenendo i mazaresi solo comparse e non attori principali del dramma?” I comitati lo chiedono al Direttore Generale dell’Azienda “sperando che, almeno questa volta, voglia dare segno di sé, senza proclami aulici, nel corso di un incontro dandoci la possibilità di guardarci reciprocamente in viso senza arrossire.”