Discutibili perchè le manovre dovrebbero essere fatte in nome del "popolo elettore", non in nome del trinomio banche/borsa/spead. Come al solito la fascia maggiormente colpita è quella del ceto medio e basso. Mentre sono stati risparmiati i super ricchi d'Italia, non introducendo delle adeguate patrimoniali, e non colpendo le caste dei "baroni" universitari, non abolendo gli ordini professionali che impediscono il libero acceso dei giovani nel mondo del lavoro, non colpendo i monopoli di farmacie e notai. Proprio la noncuranza del governo sulla questione dei giovani a mio parere ci farà rimanere un paese che ha fatto dei tagli e sacrifici, che è uscito dalla crisi, ma non è cresciuto. I giovani sono il fulcro della crescita e della futura economia. Il precariato è una piaga, non si può costruire la solidità di uno stato sui contratti a tempo determinato. Le innovazioni e la ricerca, oltre che l'istruzione, sono i campi su cui bisogna investire per cambiare le cose non a breve termine, ma per le generazioni future. Inoltre Monti dimentica la Chiesa.
Niente Ici sugli immobili del Vaticano, è di circa 50 mila il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia. Di questi almeno 20 mila sono adibiti ad attività imprenditoriali. Già nel 2005 la Cassazione stabilì che l'esenzione dall'Ici poteva essere applicata solo quando all'interno dell'immobile si svolgesse un'attività meritoria e legata al culto. La notizia è arrivata dalla conferenza stampa del premier Mario Monti alla Sala Stampa Estera di Roma. Un giornalista straniero ha formulato una domanda scomoda:
“Avete pensato ad estendere il pagamento dell’Ici anche alla Chiesa Cattolica?”. La risposta di Monti, il cui volto ha improvvisamente perso l’
espressione benevola di solo pochi minuti prima: “E’ una questione che non ci siamo ancora posti”
Alessandro Montalto segretario provinciale Giovani Socialisti