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29/12/2011 08:23:28

Cantieri Navali di Trapani, gli operai trapanesi incontrano i colleghi napoletani

A Napoli, nel 1997, dopo due anni di lotta e insanabili contrasti con il datore di lavoro (come sta avvenendo a Trapani), gli operai del cantiere navale diedero vita ad una cooperativa, la "Megaride", che rivelò il cantiere. Soci sono gli operai. Il risultato? Oggi, non solo i posti di lavoro sono stati preservati, ma grazie all'abbattimento dei costi di lavoro la Megaride è una delle poche note positive nel disastrato panorama della cantieristica italiana. Proprio il presidente, Luigi Izzo, ha illustrato il percorso agli operai dei cantieri navali di Trapani,che alla vigili di Natale hanno ricevuto la lettera di licenziamento.

Intanto, almeno un caso di inquinamento ambientale è stato accertato dalla Capitaneria di porto, nel corso di un sopralluogo nell'area gestita dal Cantiere navale a causa della fuoriuscita di olio esausto da una cassa di contenimento.
I funzionari, dopo avere riscontrato e documentato il danno di natura ambientale, avrebbero imposto all'amministrazione aziendale di procedere allo svuotamento della cassa di contenimento ormai colma, predisponendo anche una bonifica della porzione di terreno invasa dal lubrificante. L'intervento è stato eseguito nella stessa giornata, da parte di una ditta di autospurgo incaricata dall'azienda.

Una rappresentanza degli operai, oggi , porterà le ragioni della vertenza all'attenzione dell'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi. All'incontro, che nelle scorse settimane è stato sollecitato a più riprese dal comitato degli operai, saranno presenti rappresentanze dei cantieri navali di Palermo e Catania, in segno di solidarietà.