L'accordo, raggiunto nella tarda mattinata di oggi, nel corso dell'incontro all'Ufficio provinciale del lavoro tra le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil di Trapani e i rappresentanti della società, prevede il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per i lavoratori con contratto dell'edilizia e i contratti di solidarietà per i lavoratori dei servizi anche se sono, ancora, in fase di discussione i termini e le modalità con cui verrà applicato lo strumento della solidarietà.
Le parti, ha reso noto la Cgil di Trapani, hanno, infatti, concordato di rinviare la sottoscrizione dell'accordo ad una consultazione sindacale con i lavoratori di entrambi i settori, programmando, per il prossimo 29 marzo, un ulteriore incontro all'Ufficio provinciale del lavoro finalizzato alla firma dell'accordo e alla contestuale revoca della procedura di mobilità e, dunque, dei licenziamenti.
Per il segretario provinciale della Filcams Cgil di Trapani Vito Gancitano “l'ipotesi di accordo responsabilmente raggiunto dalle parti sociali non copre le pesanti responsabilità dell'Amministrazione provinciale di Trapani, socio unico di MegaService, che persegue l'orientamento di affidare a ditte esterne i servizi che potrebbero, invece, essere svolti dalla MegaService.”
La Filcams Cgil, non rinunciando alle azioni di lotta per definire un percorso di rilancio e di risanamento della società, stigmatizza il comportamento dell'Amministrazione provinciale sulle cui scelte ricade “la responsabilità della perdita occupazionale, temporaneamente coperta dagli ammortizzatori sociali.”
“Chiediamo – ha detto Gancitano – che anche il Consiglio provinciale svolga il suo ruolo a tutela dei diritti dei lavoratori, a salvaguardia dell'occupazione e della qualità dei servizi, che riteniamo potrà essere compromessa dalla riduzione così consistente dell'orario di lavoro prevista dal ricorso degli ammortizzatori sociali.”
09,00 - Oggi le organizzazioni sindacali e i dirigenti della società di multiservizi MegaService, di proprietà della Provincia di Trapani, si incontreranno alle 9,30, all'Ufficio provinciale del lavoro. L'incontro è finalizzato a giungere ad un accordo sulla procedura di mobilità con la quale la società ha disposto il licenziamento di 39 unità con contratto a tempo indeterminato su 75 lavoratori (di cui 5 con contratto a tempo determinato). Ieri le parti si sono informalmente viste, ma con un nulla di fatto. Per la Cgil di Trapani, “non sono stati individuati con chiarezza gli eventuali ammortizzatori sociali volti a scongiurare il licenziamento di più del 50 per cento del personale".
Se da un lato, infatti, i rappresentanti della MegaService hanno fatto intendere l'orientamento a utilizzare i contratti di solidarietà sociale per i lavoratori delle pulizie e la cassa integrazione ordinaria per i lavoratori con contratto dell'edilizia, dall'altro lato la Cgil ha posto alcune riserve legate alla mancata definizione, da parte dei dirigenti della società, delle ricadute, in termini economici, che questi differenti ammortizzatori sociali avrebbero sui lavoratori.
“Riteniamo – ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil di Trapani Vito Gancitano – che il licenziamento dei lavoratori, attualmente in mobilità, vada necessariamente evitato attraverso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Nello stesso tempo – ha proseguito – per raggiungere un'intesa è indispensabile comprendere in che termini gli strumenti proposti incideranno sui lavoratori”.
La Cgil ha, inoltre, espresso le proprie preoccupazioni sulla notevole riduzione che la Provincia Regionale di Trapani, Ente che detiene il 100 per cento delle quote azionarie della società, avrebbe deciso di apportare alle risorse economiche da destinare alla MegaService.
Per il sindacato, infatti, la forte preoccupazione è che “i due milioni e trecento mila euro previsti non saranno sufficienti a far fronte ai costi fissi annuali e di gestione, determinando nuove procedure di licenziamento”.
“Fino a quando non si definiscono esattamente le risorse che la società avrà a disposizione – ha detto Gancitano – non si potrà valutare l'eventuale esubero di personale e, dunque, invitiamo i dirigenti della società a revocare, all'Ufficio provinciale del lavoro, la procedura di mobilità anche in considerazione dell'incontro che si terrà, domani, in sede di consiglio provinciale alla presenza del presidente della Provincia Regionale di Trapani”.