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07/04/2012 15:54:38

Tentato omicidio. Condannato un fruttivendolo di Paceco

Nell'agosto del 2011 aveva ferito un fornitore a Trapani dopo una lite, scoppiata a causa del mancato pagamento da parte dell'imputato e dei due figli, anche loro operanti nel settore ortofrutticolo, di alcune partite di merce.  Armato di coltello avrebbe colpito la vittima al fianco sinistro. Avrebbe tentato di colpire nuovamente l'addetto alle vendite non riuscendovi grazie al tempestivo intervento di alcune persone presenti.
La vittima fu prontamente soccorsa e in ospedale i medici gli riscontrarono lesioni che furono giudicate guaribili in quindici giorni.
Trapani ha chiesto di definire la sua posizione con il rito abbreviato. Il pubblico ministero Rossana Penna ha chiesto, al termine della sua requisitoria, di condannare l'imputato a dieci anni di reclusione. Gli inquirenti avevano contestato a Vito Trapani, oltre all'accusa di tentato omicidio, anche la tentata estorsione per avere «con più azioni esecutive tentato di costringere le vittime a consegnargli la merce». Il giudice, dopo avere vagliato gli atti, ha deciso di condannare l'imputato soltanto per la prima imputazione e di assolverlo dalla restante accusa. Trapani ha beneficiato delle riduzione di un terzo della pena in virtù del rito alternativo scelto.