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16/04/2012 04:46:35

Chiude il carcere di Marsala, ma il Tribunale è a buon punto

«I lavori procedono a buon ritmo e presto verranno ultimati» ha dichiarato il sindaco Renzo Carini dopo il sopralluogo effettuato sul cantiere nell'area dell'ex stabilimento vinicolo Mirabella, tra le vie Gramsci e del Fante. «Nella struttura - ha spiegato il sindaco - deve essere, infatti, solamente collocata la copertura che i fornitori non hanno ancora ultimato». Poi, si passerà alle rifiniture e agli impianti tecnologici. Tribunale e Procura saranno su un'area di circa 14 mila metri quadrati. Tre corpi di fabbrica per il primo e due per gli uffici della seconda. Previste anche un'aula-bunker, una camera blindata e una biblioteca. L'intera struttura sarà dotata di eccezionali misure di sicurezza, con impianti di video-sorveglianza e «anti-intrusione». Il costo complessivo dell'opera è di oltre 13 milioni e 500 mila euro. Ad eseguire i lavori è un'associazione di imprese di Brolo (Me) formata da «Iride» (capo gruppo), «Itaca», «Airtemp Division» e «Co.ri.mar.». L'Ati si è aggiudicata la gara d'appalto praticando un ribasso del 31,22% sulla base d'asta di 8 milioni e 192 mila euro. A servizio del nuovo Palazzo di Giustizia ci sarà anche un ampio parcheggio (300 posti auto) al quale si accedere da via Messina e Orlando. Ora speriamo che dal Ministero della Giustizia non cancellino il Tribunale di Marsala. Il tentativo pare c'è già stato, e vibranti sono state le proteste di politici, istituzioni, avvocati e professionisti. Ora il pericolo sembra solo rimandato.

Nel frattempo, arrivano due brutte notizie. La prima è che il nuovo carcere, quello che il Ministro della Giustizia del governo Berlusconi, Alfano, aveva promesso al Sindaco Carini, non si farà più. Per contenere la spesa le nuove carceri sono state tutte tagliate. E benchè Carini abbia scritto una lettera al Ministro della Giustizia Severino qualche settimana fa, appena sono giunti i rumor della cancellazione del carcere, non c'è stata nessuna risposta dal Guardasigilli. Insomma, il silenzio va interpretato nel senso che il nuovo carcere di Contrada Scacciaiazzo non verrà fatto.

Ma chiude anche il vecchio carcere, quello del Castello, in pieno centro storico a Marsala. Oggi infatti è sulla carta il giorno di chiusura della vecchia struttura, che ospita pochi detenuti.  Con un decreto il Ministero ha stabilito la chiusura della struttura che fa da carcere dal 1818. 

Sia la locale Camera penale, presieduta dall’avvocato Diego Tranchida, che il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, guidato da Gianfranco Zarzana, hanno preparato duri documenti di protesta. Una città sede di Tribunale e Procura non può, infatti, rimanere senza un carcere. Seppur con il rango di «casa circondariale», ovvero luogo di detenzione temporanea, idoneo ad accogliere carcerati in attesa di giudizio o che al massimo devono scontare pene non superiori a 5 anni di reclusione. E nel quale vengono rinchiusi gli arrestati in attesa di convalida, entro 48 ore, del provvedimento restrittivo da parte della magistratura.
Per quest’ultima esigenza, a giudizio dello Stato, attualmente votato al «taglio » della spesa pubblica, sono sufficienti le camere di sicurezza delle caserme delle forze dell’ordine. La chiusura del carcere di piazza Castello comporterà non pochi disagi sia per i familiari dei detenuti che per gli avvocati difensori. I reclusi (una quarantina) dovranno, infatti, essere trasferiti altrove e per i colloqui saranno necessarie lunghe trasferte.