Per il trentottenne, originario di Trapani, il Pm Sabrina Carmazzi aveva in realtà chiesto 7 anni e 3 mesi. I fatti contestati sono avvenuti a Pantelleria tra il 2003 e il 2004. La piccola, secondo l’accusa, avrebbe subìto «baci sulla bocca e carezze nelle parti intime» quando aveva tra i sei e i sette anni. Ciò sarebbe avvenuto, più volte, quando la madre, Maria Bonomo, separata dal marito e madre di tre figlie, lasciava la bambina a casa, in compagnia dell’amico, per andare a lavorare come puliziera e mantenere la famiglia. E' stata proprio la vittima, oggi sedicenne, a confermare in aula le accuse. Nel corso del processo, sono state ascoltate anche la madre e le due sorelle. E fu proprio una delle due sorelle ad avere i primi sospetti che vi potesse essere qualcosa di strano tra la piccola e l’amico della madre. La ragazza si rivolse, quindi, agli assistenti sociali e fu sporta una denuncia. Per il legale di Capasso, l'avvocato Cosentino, "la pena è eccessivamente severa, considerato il fatto che si basa solo sulle affermazioni dei familiari della piccola". E' per questo che è stato già preannunciato l'appello.
Il tribunale collegiale di Marsala era composto dai magistrati Sergio Gulotta, Pierluigi Visco e Gigi Omar Modica. La sentenza è arrivata dopo due ore e mezzad i camera di consiglio. Salatissime sono le condanne al risarcimento del danno in favore delle parti civili. Alberto Capasso dovrà risarcire 27.500 euro in favore della madre e sua ex convivente Maria Bonomo, 50 anni, di cui 20.000 euro in favore dellaminore P. G., 5.000 euro ciascuno in favore delle sorelle Liana e Giuseppina.