Sono stati arrestati 15 scafisti. Il motopesca, battente bandiera egiziana e con a bordo circa 70 persone stremate da almeno una settimana di navigazione, e' stato bloccato da motovedette e mezzi aerei del gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Messina davanti al litorale di Mazara del Vallo.
Tra i passeggeri sono stati individuati 14 membri dell'equipaggio, tutti di nazionalità egiziana, che sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Poco distante, nei pressi della spiaggia a sud del faro di Torretta Granitola, è stato fermato il potente gommone usato per fare da navetta tra il peschereccio e la terraferma, e che poi è risultato rubato. Il pilota, un giovane di nazionalità tunisina, è stato arrestato. A terra sono stati individuati i 17 immigrati che erano stati appena sbarcati dal gommone, e che sono stati provvisoriamente accolti nello stadio ''Vaccara'' di Mazara del Vallo assieme a quelli che erano sul peschereccio. Nell'impianto sportivo, la Protezione civile e le forze di polizia hanno allestito un centro per le visite sanitarie ed il primo soccorso ai migranti.
CRISTALDI. ”Mazara del Vallo ha un comportamento rituale di accoglienza e ospitalità. Esprimiamo però preoccupazione per l’incremento del fenomeno degli sbarchi in quanto non siamo dotati di strutture idonee. Confidiamo, pertanto, in un pronto intervento del Governo Nazionale”. Lo dichiara il Sindaco di Mazara del Vallo.
IL SOCCORSO. Ad organizzare la prima accoglienza il Geometra Gaetano Giacalone per conto del comune di Mazara Del Vallo responsabile del C O C, e l’Arch. Vincenzo Grammatico del Dipartimento Regionale di Protezione Civile.
Prima accoglienza che ha impegnato diverse organizzazioni di volontariato, per la quale è stato necessario montare 8 tende ministeriali della Protezione Civile.
Angeli Per La Vita con l’equipaggio formato da Milazzo Rosalia, D’Angelo Giuseppe, Fattori Enrico, Cottonaro Giuseppe, Fanella Nicolò e Buonasorte Giovanni, con una ambulanza di soccorso avanzato, come sempre si è occupata del primo soccorso, coadiuvando il Dott. Valdemone per le visite mediche antecedenti l’immigrazione e provveduto a rifocillare gli infreddoliti migranti.
LA CHIESA. «I flussi migratori verso le coste siciliane non possono essere ancora gestiti come vere e proprie emergenze. Perché se è vero che siamo la porta d’Europa per i paesi del Nord Africa dobbiamo attrezzarci con sistemi d’accoglienza permanenti e non ricorrere, quasi sempre, ai canali d’emergenza con tende da campo come se l’immigrazione fosse un evento sismico». Lo ha detto don Francesco Fiorino, presidente della “Fondazione San Vito Onlus” della Diocesi di Mazara del Vallo, all’indomani dello sbarco di egiziani sulle coste mazaresi. La Fondazione guidata da Fiorino da anni gestisce beni confiscati alla mafia e si occupa anche d’accoglienza per gli immigrati richiedenti asilo politico: «Perché non pensare all’utilizzo di beni sottratti alla mafia e ad oggi inutilizzati, così come degli ex beni del Demanio per realizzare i centri permanenti d’accoglienza?» è la proposta di Fiorino.