E’ arrivato in porto a Mazara del Vallo alle ore 04,30 di oggi , 10 Maggio 2012, il motopesca MOHAMED HAZEM di circa 17 metri iscritto al compartimento marittimo di Monastir, Tunisia.
Il natante con a bordo 41 migranti di probabile nazionalità tunisina e libica, è stato abbordato in acque territoriali da una unità navale della Guardia di Finanza, che già durante le fasi di abbordaggio, grazie alla tecnologia dei mezzi di bordo, ha individuato i tre membri dell’equipaggio, gli scafisti, che sono stati tratti in arresto.
Le Associazioni di volontariato ANGELI PER LA VITA DI CASTELVETRANO con una ambulanza di soccorso avanzato e l’equipaggio formato da Milazzo Rosalia, Fanella Nicolò, Cottonaro Giuseppe e Lombardo Piera, e i VIGILI DEL FUOCO IN CONGEDO di Mazara del Vallo con i volontari Ditta Giovanni, Foggia Antonino, Triolo Vincenzo, Giacalone Vincenzo e Quinci Maria Letizia, sono intervenuti a supporto del 118 e delle autorità intervenute.
I migranti sono stati trasportati con i mezzi del Centro Operativo Comunale di protezione Civile presso l’ormai nota struttura di Santagostino, dove sono stati visitati dal medico e rifocillati, ma mentre tutti gli addetti ai lavori si spendevano per l’accoglienza 4 soggetti tentavano una fuga prontamente bloccata dalle forze dell’ordine presenti, anche se uno di essi era riuscito a raggiungere la stazione ferroviaria di Mazara del Vallo.
L'ultimo sbarco a Mazara è avvenuto nella notte tra il 30 Aprile e il 1° Maggio, non senza polemiche. Si trattava di un gruppo di migranti egiziani che sono stati rapidamente rimpatriati senza avere nemmeno la possibilità di accedere alle procedure d’asilo. Si è trattato, infatti, di un’operazione di polizia senza riconoscimento individuale e basata su una sommaria procedura messa in atto da qualche burocrate del consolato egiziano. A denunciarlo è stato Fulvio Vassallo su Terrelibere.org.
Si trattava di due gruppi di persone arrivati sulle coste di Mazara del Vallo uno a bordo di un peschereccio e l’altro di un gommone e subito reclusi in un campo di calcio trasformato in tendopoli. Dopo 24 ore i minorenni sono stati portati in un centro di accoglienza e gli altri sono stati rispediti in Egitto con un volo partito da Palermo.