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14/05/2012 07:32:01

Operaio deceduto in un cantiere a Bonagia, chieste tre condanne

Della tragedia devono rispondere Vito e Rocco Buffa, per i quali sono stati chiesti rispettivamente 2 anni e 8 mesi e 2 anni e 6 mesi di reclusione e il geometra Filippo Ferrauto, per cui è stata chiesta una pena di un anno e 4 mesi.L'incidente si verificò in un villino in fase di costruzione. Poma, dipendente della falegnameria, era stato inviato sul posto per procedere ai lavori di posa in opera dei telai di una finestra al primo piano di un immobile. Era salito sull'impalcatura, quando, improvvisamente, aveva perso l'equilibrio, precipitando per terra. Era stato trasportato con urgenza in ospedale, ma era morto tre giorni dopo a causa delle gravi ferite riportate nella caduta.
Per il pubblico ministero tutti e tre gli imputati sono responsabili dell'incidente non avendo messo in atto i provvedimenti di propria competenza per garantire la sicurezza del luogo di lavoro. 
Secondo l'accusa Vito Buffa, che era il titolare della ditta per la quale Poma lavorava, Rocco Buffa, che aveva redatto il piano operativo di sicurezza, e Filippo Ferrauto, coordinatore per la sicurezza, nell'ambito delle loro competenze, non avrebbero predisposto ponteggi ed impalcature idonei, nè avrebbero realizzato le opere necessarie per eliminare il rischio di caduta dall'alto degli operai impegnati nel montaggio delle parti interne dei solai. Tesi non condivisa dagli avvocati Giovanni Palermo e Giacoma Castiglione, difensori degli imputati. L'ultima parola spetterà al giudice Angelo Pellino, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda. Nel processo si è costituita parte civile, assistita dall'avvocato Giovanna Messina, la vedova di Stefano Poma, Elisa Marino.