L’imputato ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. A spingere la donna a denunciare l’ex marito, l’ennesimo gesto di violenza, consumato lo scorso mese di gennaio. Il quarantottenne, avrebbe atteso la donna dinnanzi al suo posto di lavoro. Accecato dalla gelosia per averla vista in compagnia di un collega, l’avrebbe aggredita: schiaffi e spintoni, al fine di strapparle via la borsa. A causa delle botte prese, la vittima fu costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso del Sant’Antonio Abate, dove i medici le diagnosticarono una lesione alla guancia destra e una contusione auricolare. L’uomo, era anche accusato di maltrattamenti in famiglia, per episodi risalenti al periodo in cui i due coniugi vivevano ancora sotto lo stesso tetto. Agli investigatori, la donna, riferì che l’ex marito in più occasioni avrebbe costretto i suoi due figli - di 15 e 11 anni ad assistere alle continue scenate e alle condotte violente perpetrate nei suoi confronti.