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16/05/2012 22:31:04

L’Adoc Trapani propone la realizzazione dello “sportello unico delle neoplasie”

La proposta è stata lanciata dal presidente dell’Adoc di Trapani Giuseppe Amodeo nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi con il direttore sanitario aziendale dell’Asp Maria Concetta Martorana, per discutere di alcuni dei nodi irrisolti della sanità in provincia.
A tal proposito la Rappresentante dell’Asp ha dato la sua disponibilità ad approfondire l’argomento per intraprendere un’eventuale progetto, sul modello suggerito dall’Adoc, che è già operativo in provincia di Messina.
L’Adoc si è lamentata per i tempi lunghi previsti per l’apertura dei centri per la radioterapia nel capoluogo trapanese e a Mazara – spiega Amodeo: in entrambi i casi, infatti, non si potranno avere locali idonei e attrezzati prima di tre o quattro anni od oltre, anche se i relativi progetti sono stati approvati. Ritengo, quindi, che nel frattempo l’Asp debba trovare una soluzione anche transitoria. Forse si potevano attrezzare, anche provvisoriamente, con una abbordabile spesa, dato il costo specifico e sociale di tale terapia, i locali già esistenti e fino a qualche mese fa non utilizzati dell’ospedale di Marsala. Certamente una strategia diversa e scevra dai campanilismi inutili che continuano a determinare scelte illogiche e poco funzionali, che non tengono conto degli interessi dei pazienti, costretti in questo modo, pertanto, ad affrontare ancora per anni i gravi disagi dei trasferimenti quotidiani fuori dal nostro territorio”.
Nel corso della riunione Amodeo ha insistito per una più efficienza del servizio di chemioterapia con più punti dislocati sul territorio, con locali idonei che rispettino la privacy dei malati, laboratori più efficienti ed attrezzati che consentano al personale di svolgere il loro delicato lavoro con la competenza e serenità necessaria. E’stata evidenziata,altresì, la necessità di una campagna di prevenzione a tappeto ed una verifica della incidenza di queste malattie in un territorio privo di industrie inquinanti, e di altri fattori favorenti l’insorgere di tali malattie tipici di altre realtà.
A conclusione della riunione si è parlato dei lunghi tempi di attesa per sottoporsi ad alcune visite ed alcuni esami diagnostici, ma anche delle incivili code agli sportelli di prenotazione e pagamento dei ticket non più tollerabili. Il Direttore sanitario ha assicurato che l’Azienda si sta attrezzando per risolvere i disagi derivanti da questa situazione. Giuseppe Amodeo ha proposto, inoltre, che i medici di famiglia utilizzino direttamente i sistemi per la prenotazione per via telematica delle visite e degli esami, e che sia migliorata la calendarizzazione oraria delle visite negli ambulatori pubblici e convenzionati, per venire incontro alle esigenze dei pazienti ed evitare le lunghe attese che in atto purtroppo si verificano.